BASA

A.-P. FRUTAZ, Le fonti perla storia della Valle d'Aosta, Roma 1966. E' il primo volume di una nuova, notevole collana : « Thesaurus eccle– siarum ltaliae », una raccolta di ri– cerche e sussidî eruditi, testi e docu– menti per la storia delle comunità cristiane in I talia. Questo volume raccoglie un impor– tante e minuzioso lavoro di cataloga– zione sommaria degli archivi valdo– stani, con notizie su carteggi dispersi , ideato e portato a termine da mons. Amato Pietro Frutaz, ben noto per aitre opere storiche di rilievo. Il libro consta di tre parti. La pri– ma è dedicata aile fonti per la storia civile e religiosa della valle d'Aosta da! IV secolo agli inizi del XI ; la seconda aile ricerche scientifiche che sono state compiute nei secoli XVIII e XX negli archivi e nelle biblioteche valdostane ; l'ultima e più vasta con– tiene l'elenco degli archivi storici e delle biblioteche pubbliche, ecclesia– stiche, private esistenti nella regio– ne, ed i rispettivi cataloghi sommarî. Seguono, nelle appendici, inventari particolari di archivi , di testi agiogra– fici, di documenti vari e una crono– tassi dei vescovi d'Aosta ( 451-1966). Nella prima parte, che, corne si è detto, tratta delle fonti storiche val– dostane, l'A. accenna altresl breve– mente aile vicende della Valle nell'alto medioevo. Dopo la deposizione dell'ul– timo imperatore di Occidente, il ter– ritorio dell'attuale Regione apparten– ne, successivamente, agli Ostrogoti, ai Bizantini ed infine ai Longobardi, che cedettero la città e la valle al re di Borgogna, Gontrano ( 575) ; esse furo– no unite , in seguito, al regno italico. Ne! secolo XI il territorio valdostano venne a far parte dei dominî del conte Umberto Biancamano. Giova no– tare che quasi mai antichi autori ac– cennano alla valle considerata quale regione geografica a sé stante, ma vi alludono solamente ne! ricordare che da essa si accede alle contrade transalpine. Quanto alla storia ecclesiastica, Ao– sta, insieme con le località vicine, ap– partenne, nei primi secoli del Cristia– nesimo, alla vastissima diocesi di Ver– celli, e, sui finire del secolo IV o ai primi del V, divenne sede di vesco– vato, sottoposto alla giurisdizione me– tropolit"::a di Milano. Esso faceva par– te , insieme con Sion e Maurienne, del– la provincia ecclesiastica di Tarenta– sia, la cui erezione ebbe luogo fra il 794 e 1'811. Nell'anno 867 papa Gio– vanni VIII sottoponeva la suddetta provincia all'arcivescovo di Vienne. Tuttavia, « de facto », se non « de iure », la diocesi aostana continuà ad avere rapporti di dipendenza con la Lombardia, piuttosto che col Delfi– nato. Osserva il Frutaz che le fonti per la storiografia ecclesiastica valdosta– na, da! secolo V all'XI, sono scarsis– sime ; mentre i documenti d'archivio sono andati totalmente perduti, i mo– numenti superstiti sono : una piccola basilica cimiteriale scoperta negli an– ni 1938-'39, tre iscrizioni sepolcrali, le cripte della cattedrale, della col-

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