BASA

366 13ibliographie piemontese dei secoli XVIII-XIX, è d'essere riuscito a svincolarsi dalle pastoie polemiche, chc per decenni a– vevano inceppato gli studi locali re– lativi alla questione giansenista, per portarli finalmente su di un piano di concrctezza storica, inserendoli in una più vasta dimensione spaziale e tem– porale, dando loro veste critica e di– gnità scientifica. E' noto infatti che le prime inda– gini sistematiche su! giansenismo in Piemonte, nacquero all'insegna della nota polemica che oppose il padre Piatti degli Oblati di Maria Vergine ed il padre Rosa direttore della Ci– viltà Cattolica, al canonico Piovano, docen te di storia ecclesiastica ne! se– minario arcivescovile di Torino. Que– ste preoccupazioni ex tra-storiche - af– fioranti ancora in un recente studio di Mons. Solero 5 , - congiunte alla carenza delle fonti , determinarono una remorn agli studi su! giansenismo pie– mon tese. Nè valsera in definitiva, ad aprir loro nuove prospettive di svi– luppo, i contributi peraltro autorevo– lissimi e ragguardevoli del Ruffini r, e del Codignola 7 , la cui impostazio– ne era pero :::liena da criteri ecclesio– logico-disciplinari ; neppure la ricca collezione di documenti piemontesi, edita dal Savio ne! 1938, fu convenien– temente sfruttata 8 . Un serio impulsa alla ricerca ed alla sistemazione delle fonti relative al gian– senismo subalpino venne impresso, nel– l'ultimo decennio, proprio dalla Stella. Minuziose e metocliche investigazioni condotte pressa archivi italiani ed e– steri , conscntirono allo storico salesia– no di raccogliere un ricco ed insospet– tato materiale di studio che, debita– rnente vagli ato ecl elaborato, costitul il nucleo centrale del saggio Gian– se11isti piemontesi nell'Ottocento 9 , ne! llltale, per la prima volta, veniva trac– ciato un p;rnorama esauriente di quel fcnomeno, dalla Rivoluzione agli epi– goni, la cu i esistenza si protrasse an cora dopo il Concilia Vaticano I. Quanta ci offre oggi lo Stella con !'opera Il giansenismo in Italia, I - Piemonte 10 , rappresenta il frutto, ar– mai giunto a completa maturazione, dell'intelligente e paziente lavoro di euristica e di organica presentazione delle fonti cui l'A. s'è sobbarcato negli ultimi tempi. Il primo volume di qi.Iest'importan– te « trilogia », testè apparso sotto gli auspici della Facoltà teologica del Pon– tificio Ateneo Salesiano, contiene una fitta serie di documenti esemplar_ mente editi - relativi al Piemonte ed alla Savoia, compresi tra il 1653 e il 1783 . Nell'accurata introduzione, l'A. spiega anzitutto i motivi di questa collezione, intesa came postulato della storiografia su! giansenismo in Piemon– te, offrendo un avvincente profila di quest'ultima nei suoi pit1 recenti o– rientamenti critici. I capitoli II, IV e V della introduzione sono dedicati rispettivamente ai criteri usati nella selezione dei documenti , alle norme (5) S. SoLERO, Cia11 Giacomo Bricco, con spunti polemici sui presunto giansenismo su– balpino, in Società Storica delle Vatli di Lanza, XII, Torino 1962. (6) F. RUFFIN!, I giansenisti piemontesi e la conversio11e della madre di Cavour, a curn e con introduzione di E. ConrGNOLA, Firenze 1942. (7) E. ConIGNOLA, Carteggi di giansenisti liguri, Firenze 1941. Si vecla pure la nota precedente. (8 ) P. Si1vw,Devozione di Mgr. Adeodato Turchi alla St1nta S.ede e DCLXXVII documenti sui giansenismo italiano ed estera, Roma 1938. (9) P . STELLA, Giansenisti piemontesi nelt'Ottocento - Schede biogra/iche, ri/lessionz, documenti, Torino 1964. (10) P. STELLA, Il giansenismo in Italia, I , Piemonte, Zurich 1966, pp. 729, con nu– merose il!. fuori testo. L'opcra cornpleta consterà di tre volurni.

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