BASA

per la trascnz10ne dei testi, alle an– notazioni ; segue una ricca bibliogra– fia delle opere frequentemente citate. Il capitolo III consiste in un'ampia disamina storica su Giansenismo e gian– senisti nella storia religiosa, e Politica ecclesiastica sabauda e giansenismo. Un dovizioso indice analitico delle persane, dei luoghi, delle materie e delle opere anonime chiude il volume. La collezione - 377 documenti com– plessivi - è articolata in quattro sezio– ni, concernenti il periodo della germi– nazione (1653-1754 ), il carteggio del cardinale Delle Lanze ( 1747-1783 ), le lettere di Gaspare Nizzia ( 1759-1768), i carteggi di Giacomo Michele Benti– voglio (1761-1773). In una severa progressione crono– logica, abbracciante Io spazio d'oltre un secolo, sono i testi stessi ad of– frirci, con il loro efficace linguaggio, la trama viva e palpitante delle vicis– situdini e delle fluttuazioni del feno– meno giansenista in Piemonte. L'A. si astiene dal turbnre questa continui– tà discorsiva che scaturisce dall'omo– geneità strutturale e dalla sapiente di– sposizione dei docurnenti, se non per puntualizzare, con ampie note a piè di pagina, problemi critici di rilievo o per fornire dettagliate referenze bio– bibliografiche. Conscio della singola– re struttura politica, geografica e cul– turale del Piemonte, legato intimamen– te, nell'epoca che ci interessa, alla Savoia, Io Stella non ha tralasciato di r; '!olgere la sua attenzione al pa– rallelo moto savoiardo - particolar– mente esposto agli influssi francesi - e che Marc Perroud 11 ed il cappuccino Robert d'Apprieux 12 hanno principia– to ad analizzare in questo dopoguerra. Non è ovviamente possibile, nell'am– bito di un breve appunto bibliogra- Bibliographie 367 fico qual'è il nostro, dar ragione, 111 modo sia pure succinto o compen– dioso, del quadro oltremodo comples– so, multiforme e svariato della proble– rnatica che ci viene proposta da Il giansenismo in Italia. Percorrendo la folta documentazio– ne, il lettore ha agio di cogliere gli aspetti essenziali del clima teologico– politico di quel secolo, nonchè gli stati d'animo più significativi dei prin– cipali protagonisti e delle semplici com– parse di quel gran travaglio : l'ansia d'un repentino rinnovamento delle strutture chiesastiche ; d'un sollecito adeguamento ai tempi, in campo pa– storale, disciplinare e liturgico ; l'op– posizione alla scolastica ed al moli– nismo ; al benignismo ed al proba– bilismo ; alla Compagnia di Gesù ed alla Curia romana : motivi propri del revisionismo fideista cattolico che con– fluiranno, in parte, nel cattolicesimo liberale dell'Ottocento. Questa tematica religiosa, anzichè avulsa, trova la sua naturale colloca– zione nel contesta della linea politica sarda e dei particolari indirizzi che ispirano la politica ecclesiastica dei re Vittorio Amedeo II, Carlo Emanuele III e Vittorio Amedeo III. Ma fievole appare, nel complesso, l'incidenza su motivi che non appartengano in qual– che modo alla sfera ecclesiastica. Avvenimenti ed episodi scarsamen– te noti o che non avevano convenien– temente attratto l'attenzione degli stu– diosi, sono ora posti nella debita luce dallo Stella, corne l'accettazione della balla Cum occasione ( 1653) ; l'esisten– za dell'effimero cenacolo giansenista di Pinerolo ( 1657) ; le difficoltà in– contrate nella pubblicazione della bal– la Unigenitus ; l'affare Guibaud e la denunzia degli oratoriani di Rumilly (11) M. PERROUD, Le jansénisme ,en Savoie, Chambéry 1945. (12) R. d'APPRIEUX, Innocent XI et le jansénisme en Savoie, in Etudes franciscaines, 9 (1959-1960) - 10 (1960).

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