BASA

Bibliographie 369 A. PROFES SIONE, I nventario dei manoscritti della Biblioteca Capi– tolare di I vrea, Alba 1967. Edizione riveduta a cura di Ilo Vi– gnono. Tra le scuole scrittorie dell'Italia set– tentrionale, quella di Ivrea non fu tra le meno ricche o le meno vivaci. Pur– troppo gli scrittorii dell'Alta Italia, se si cccettuano quelli di Verona e di Bobbio, non hanno sinora formata oggetto di studi approfonditi. L'osser– vazione è valida « a fortiori » per gli « scriptoria » piemontesi, da quello del– la Novalesa a quello di Vercelli, il quale ultimo è pero stato illustrato, in tempi recenti, da! Levine. 1 La riedizione dell'Inventario dei Ma– noscritti della Biblioteca Capitolare di I vrea, a cura del rev .mo canonico don Ilo Vignono , l'erudito c solerte archi– vista del Capitolo del Duomo d'Ivrea, potrebbe costituire un'ottima occasio– ne per invogliare finalmente qualche studioso ad un'attenta indagine paleo– grafico-artistica e storico-culturale su! centra scrittorio eporediese. Da tempo era sentita la necessità di una nuova edizione di questo cata– logo preparato dal professore Alfonso Professione e pubblicato ne! 1894 '.l Forll dal Mazzatinti ne! volume quarto degli Inventari dei manoscritti delle Biblioteche d'Italia. Realizzata per il munifico intervento del Rotary Club di Ivrea e per l'in– teressamento e la collaborazione del Capitolo della Cattedrale e della bene– merita Società Accademica di Storia ed Arte Canavesana, la nuova edizio– nc giunge gradita e tempestiva all'in– domani del riordinamento e della si- stemazionc dclb Bibliotcca capitolare, c ncl rnomcnto in cui si sta ultimando ad opera del Ministero della Pubblica Istruzione, il lungo e delicato lavoro di restaura dei codici, iniziato ne! 1965 . Il catalogo, di complessive 95 pa– gine, lussuosamcnte edito, reca in ap– pendice 12 tavole riproducenti alcunc pagine dei più famosi codici conserva– ti nella Capitolare e sette delle ben 62 miniature che ornano il celeber– rimo Sacramentario di Warmondo (ve– scovo di Ivrea da! 969 al 1014 circa) e che rivelano influssi delle coeve scuole carolingio-ottoniane di S. Gallo e di Reichenau. Un accurato indice analitico, agevola il reperimento dei testi e dei nomi di persona . La bibliografia relativa alla Capi– tolare d'Ivrea è assai estesa e tra i non pochi meriti del Vignono è da ascriversi quello di averla integrata, arricchendola di numerose « voci » ri– flettenti l'incessante lavoro erudito de– gli ultimi settant'anni ; peccato che il coscienzioso editore non abbia ritenu– to doveroso di tener presente le refe– renze dei Codices latini antiquiores del Lowe per i manoscritti anteriori al secolo VIII-IX, praticamente per il S. Gregorio 1 (C.L.A. 300) ed il Ge– remia 94 (C.L.A. 302). Il primo inventario, redatto scienti– ficamente, del fonda dei manoscritti della Capitolare d'Ivrea, era stato e– dito nel 1847 in Germania da! Beth· mann nell' Archiv der Gesellschaf t für (1) PH. Lcv rNE, Lo « scriptorium » vercellese da S. Eusebio ad Attone, Vercelli 1957 .

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