BASA

Torri romane in Valle d'Aosta 183 lato opposto si nota un'apertura simiile a quella della latrina di La-Plantà. Sono visibHi daill'esterno due fori di scarico. Uno nel lato di notte (fot. 34) poco al di sotto dal termine attuale deHa muratura; la sua forma fa pensare a1la parte termi– nale della canna di scarico di una latrina. Ddl'altro, aperto neUa parete ovest, sopra una feritoia, non ho potuto pet ora identificarne ila natura (fot. 35). H materiale hpideo impiegato soprattutto neHa parte superiore del paramento esterno al di sopra della sottomu– razione, è più compatto e meno facilmente sfaldabile, di quel:lo di La-Plantà. La lavorazione è stata quindi più dif– ficoltosa, e conseguentemente, anche se cià puà sembrare quasi un assurdo, più curata (fot. 29-33-34-35). I conci sono più regolari, con giunti più rifiniti, hanno minor lun– ghezza ma in cambio altezza maggiore; gli elementi di rnl– zamento e di zeppatura sono meno frequenti. Le bugne di angolo e del rnrpo dei Iati sono più curate, i listdli deli– neati con maggior perfezione (fot. 29-35). La costanza del- 1' aitezza in orizzontale dei filari è meno rigorosa anche se sempre ricorre agli spigoli che sono befüssimi nella loro regolarità (fot. 30-36-37). La storia ddla torre è praticamente inesistente. La notizia più antica che ho potuto rintracciare risale a 1 l 1295. Negli atti di omaggio e di fedeltà e consegnamento dei beni tenuti in feudo dal Conte Amedeo V di Savoia effettuati dai signori valdostani in occasione deHe Udienze Generali dell'anno predetto, è contenuto 11 consegnamento della « turrim de Arna 1 ldo » effettuato da « Petrus cumdo– minus de Valesia ... nomme suo et consortum ». 23 Questa notizia sola ed isolata non ha nessun valore pratico. 4°) La torre dell'Archet a Morgex. Il cosiddetto castello dell'Archet a Morgex sorge quasi ail œntro del paese, a poca distanza delJa chiesa panoc– chiale deli'Assunta, aH'incrocio di due strade antichissime di grande importanza. Una è quella che, provenendo da La

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