BASA
190 G. Lange Nel 1337 sono Giacometo e Giovanni de Arculo a consegnare pet conto proprio e dei fratelli « domum suam fortem ». 25 Nel 13 51 sono Giacomo e Giacometa de Larchet a consegnare in nome proprio ed in quello dei loto consorti « domum eorum fortem ». 26 Queste notizie, se hanno un notevole interesse pet le ragioni che avremo occasione di analizzare con malta at– tenzione più avanti, non ci dicono nurHa suUa storia vera e propria dell 'edificio ; fatto, questo , comune anche ai dati relativi alle tarti di Arnaz e di La-Piantà. Nel casa specifico, anzi, c'è persino da chiederci quaie interpretazione si deve date alle definizioni di « domum ... fortem » sopra riportate . Infatti nel consegnamento precitato del 1295 Vionino d'Avise consegna la « domum seu turrim de Moriacio » 27 ; nella « Redditio Castrorum » del 13 51 Giovanni di Leaval, detto Fri1et, consegna la « turrim suam domus liberorum Aymonis, Phi'lippi de Moriacio » . 28 E' evidente una precisa distinzione nelle definizioni dei vari edifici; a prescindere dall'attuale impossibilità di identificare le due torri predette, perchè scomparse, e di avere quindi un preciso termine di paragone con l'Archet, resta da chiarire se nella « domus fortis » dei De Arculo non si debba già vedere corne realizza to il complesso me– dievale che attornia fa torre romana. 5°) Conclusioni. Come risulta in modo evidente da quanta è stato pre– cedentemente esposto, le quattro torri sono caratterizzate dalla uguaglianza della struttura e dei partiwlari costrut– tivi, dalla identica concezione corne elementi fortificati, e persino daH'identità dei siti su cui sorgono : vedremo più avan ti corne anche la Ioro destinazione fu la medesima. In conseguenza di questi fatti esse denunciano 1 1'adozione da parte dei costruttori di un unico modeHo uguale pet tutte. Non è possibile invece trnvare in tutta fa valle di Aosta un gmppo di torri medievali che abbiano in comune non
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