BASA
206 G. Lange nomiche. L'impiego di ciottoli e di scaipoli era il più facile ed il più rapido, data l'esistenza quasi a piè d'opera di questo tipo di materia'le; con un semplice lavoro di spacco e di ritocco tutti gli elementi potevano essere utilizzati ra– pidamente con notevole vantaggio economico e senza la necessità di un lungo lavoro preliminare ·di reperimento e di preparazione. Per l'elevazione delle murature occorreva poco ma– teriaile di cantiere; soprattutto poteva essere limitato il le– gname per i ponteggi e per i tavolati, mentre per i1 solle– vamento a mano al piano di posa erano più che sufficienti le scale di coHegamento fra i piani dei ponteggi. Ma il fattore più importante era costituito dal conte– nimento in limiti modestissimi dell'impiego di maestranze specializzate; carpentieri , tagliapietre e scalpellini venivano utilizzati per la preparazione e la posa in opera solo degli elementi lapidei precedentemente descritti. Di fatto, una maggior percentuale d'impiego di pietra lavorata in una costruzione forte era in diretto raipporto alla maggior possibilità finanziaria del committente. Se si volesse ora cercare di fare un raf.fronto fra il costo probabile delle murature delle costruzioni forti me– dievali valdostane e quello delle torri oggetto di questo studio, si potrebbe assumere corne rapporta indicativo quel– lo di 1 a 3. Ma questo maggior onere non è il solo a gra– vare il costo di costruzione delle torri Hlustrate. Da infor– mazioni avute da cavatori di Serizzo della Valle Antigorio è emerso che tutti i conci delle torri di cui sopra non provengono da cave, ma daU'utilizzo di trovanti sparsi nel terreno . Tale provenienza giustifica sia fa disuguaglianza del materiale ·sia le differenti misure dei vari conci. Questi venivano sbozzati spaccando i trovanti con cunei di ferro battuti con la mazza : tale operazione era facilitata per i trovanti di natura schistosa dalle falde naturali di spacca– tura. La rifinitura, la lavorazione delle bugne, la creazione dei listelli di taglio degli spigoli erano ottenuti con l'im– piego di punte e con scalpeHi. Se, ad esempio, si osservano con attenzione i conci di La-Plantà (fot. 16) e ddl'Archet
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