BASA

208 G. Lange Al primo gruppo arppartengono quelle dei castelli di Bramafam (fot. 73 ), Brissogne (fot. 74 ), Châtel-Argent (fot. 75-79), Montmayeur (fot. 76), Châtelard (fot. 77), Pénis, Aymaville, quelle isolate di Bonot a Chalfant-Saint-Victor (fot. 78) e di Villefranche, nonchè quelle deHa cinta del castello di Sarriod-de-La-Tour. Il secondo gruppo comprende quelle dei casteHi di Cly {fot. 80) di Montjovet (fot. 82 ), di Les Cours (fot. 64-72), di Graines (fot. 66), di Champorcher (fot. 81 ), di Sarriod-de-La-Tour, etc., etc. Le prime sono estremamente interessanti in quanta dimostrano l'adozione di un unico modello comune a tutte e rappresentano una ·svolta decisiva nell'evoluzione de'lle costruzioni forti va1dostane. Gli studi del Blondel 38 e di A. Y. Taylor 39 hanno reso noto cbe fu Pietro II di Savoia ad adottare questo nuovo tipo di torre e che le costruzioni forti savoiarde, svizzere e valdostane di questo tipo furono realizzate da un gruppo di tecnici o, meglio ancora, di veri e propri inge– gneri militari, il più abile e geniale dei quali fu Giacomo di Saint-George d'Espéranche conosciuto con il nome di « Magister Jacobus de Sancto Georgis » e chiamato in In– ghilterra « Master James of St. George ». Questo ingegnere passà dal servizio del Conte di Savoia a quello di suo ni– pote, Edoardo I Re d'Inghilterra; per canto di quest'ultimo costrul i castelli di Flint, Rhuddlan, Caernavon, Conway, Criccieth, Harlech, Beaumaris, Linlitbgow, etc. L'adozione deHe torri rotonde, poste non più al centra o quasi del complesso fortificato, ma di fianco ad una delle cortine, destinate solo più alla vigilanza ed aH'estrema di– fesa in caso di bisogno, significà l' abbandono della torre quadrata di concezione romanica e di derivazione romana , sia corne elemento di estrema dHesa, sia corne abitazione. Per quanto si debba senz'a'ltro scartare a priori una somiglianza, sia pure Iontana, fra le torri che sono oggetto di questo studio e quelle rotonde, vale tuttavia la spesa di far cenno, sia pur brevemente, alle caratteristiche struttu– rali di queste ultime. La muratura è di ciottoli o scapoli utilizzati senza partico'lare disposizione (fott. 74-75-76-77-

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