BASA
228 G. Lange strada fi.no ad Etroubles, luogo ove le due vie s1 nunivano in una sala. E' chiaro quindi che controllare le due strade era sommamente 1mportante, e che una torre a Gignod do– veva assolvere egregiamente tale compito nei confronti della strada della sponda destra. Anzi, non è da escludere che essa passa portare un non piccolo contributo all'identifica– zione della via ricordata dalle Tavole di Peutinger. 50 Oltre a cià non bisogna dimenticare che da Gignod era possibile raggiungere Morgex e la Valdigna salendo ai colli del Citrin e Serena, senza passare per Aosta. Gignod rappresenta quindi un bivio di non piccola importanza. Siamo, pressapoco, nelle medesime condizioni riscontrate a La-Tour-d'Hérères ove la torre rappresentà un vero e proprio blocco all'utilizzo di una strada di mezza montagna che evitava i punti obbligati del fando vaHe. Per la storia dell'edificio mancano i documenti : esiste solo la struttura ad indicarci una costruzione del secolo XIII su di una hase romana. In conclusione, ritengo che la torre di Gignod rappre– senti molto bene il casa tipico di una torre medievale rea– lizzata su fandazioni romane, con materiale di reimpiego, che fu inna1zata rper il permanere, e per il ripetersi, di una necessità o per il ripresentarsi di un problema difensivo analoghi a quelli affrontati e risolti dai Iegionari dell'impero romano. 3°) La torre del Mallouquin a Courmayeur. La torre sorge perfettamente quadrata quasi al centra della parte più vecchia dell'abitato, su di uno spiazzo di una certa ampiezza; alta una quindicina di metri, è coperta da un tetto a due falde molto malandato, di epoca non lontana. La costruzione ha i lati di sud-est e sud-ovest total– mente liberi; contra gli altri due sono stati addossati fab– bricati bassi, molto più recenti deHa torre (fat. 94 ). La struttura muraria suddivide l'edificio in due parti ben distinte, d'altezza pressapoco uguale (fat. 94-95).
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