BASA

230 G. Lange muri di tre lati sono stati svuotati per uno spessore di 80 cm. circa; nel vano è stata inserita una scala di pietra. I piani superiori sono collegati da scale in legno. Il primo piano è illuminato da una finestrella rettan– golare ricavata sopra la porta (fot. 94 ). Il seconda piano ha due luci analoghe; nel 1ato di sud-ovest è stato prati– cato uno scarico all'esterno (fot. 94-95-96). Al terzo piano si trova la porta primitiva precedentemente descritta (fot . 96); il quatro :piano è illuminato da aperture realizzate sen– za forma, in rottura. Il quinto piano è dotato di due feritoie a pianta tra– pezoidale, leggermente svasate in orizzontale, e non in ver– ticale (fot. 94 ). L'ultimo piano, cieco, è coperto da una volta a botte in pietrame. All'esterno sono infissi dei modiglioni di pie– tra destinati a sostenere 'le travi del tetto primitivo; pos– siamo cosl dedurre che il tetto attuale e la volta sono po– steriori, forse realizzati uno o due secoli fa (fot. 95). Alla medesima epoca deve ascriversi l'apertura in rottura delle finestre e della porta in piano terreno, nonchè la costru– zione della scala in pietra. Sono ben accertabili tre riseghe. Una, esterna (fot. 95), è al piano terra; nel lato di sud-est è di circa 10 cm., men– tre in quello di sud-ovest ha un valore medio di circa 20 cm. Il valore degli altri due 1ati non è accertabile. Le altre riseghe due sono interne, dell'a:mpiezza di circa 20 cm.; una è a 38 cm. sotto il piano della soglia della porta primitiva, l'altra è più in alto. Nelle due pareti libere si notano i fori circolari passanti, tre per fila in ogni lato, già notati a La-Plantà etc.: entro una buona parte di essi sono visibili i resti dei barotti di legno che vi sono stati inseriti per costruire un ponteggio non molto recente (fot. 94-95-96-97 ). Questi resti costituiscono, a mio avviso , la conferma che in origine i fori furono lasciati per il passaggio di funi e non di travicelli di legno; infatti il non aver potuto e– strarre totalmente i barotti rende indispensabile, per co– struire un nuovo ponteggio riutilizzando i fori, l'estrazione non certo agevole delle porzioni di legno ancorate nella muratura.

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=