BASA

252 G. Lange (26) Archivio di Stato di Torino - Sez. la, Cité et duché d'Aoste, Mazzo 2°, Fasc. n. 21. (27) Archivio di Stato di Torino, op. cit., Fasc. n. 6. (28) Archivio di Stato di Torino, op. cit., Fasc. n. 21. (29) Lugli Giuseppe, La tecnica edilizia romana con parti– colare riguardo a Roma e Lazio, Bardi Editore, Vol. I, pagg. 327-328 e 636-637, Roma 1957. (30) Dione Cassio, Storïa Romana, Lill, 25, Edizione Wil– liam Heinemann Ltd., Vol. VI, pag. 258, Londra 1955. Strabone, Geografia : IV, 7, Edizione Willian Heinemann Ltd., Vol. II, pag. 276, Londra 1949. (31) Strabone, op. cit. (32) Torra Ugo, La valle di Gressoney. Le sue antichità, Tip. Bardessono, Ivrea 1959, pagg. 42-43. Vescoz Abbé P. L., Vestiges d'une route antique, dite des Salasses, sur Donnas, in Bollettino XI della Société Académique religieuse et scientifique du Duché d'Aoste, Imprimerie Duc, Aoste 1883. (33) Di questo ponte sembra si faccia menzione nel docu– mento dell'll aprile 1337, con il quale il conte Aymone di Sa– voia condona, dietro pagamento di 30 soldi in tornesi grossi d'argento, ogni pena ai nobili Iaquemeto e Aymoneto di Ayma– ville, per delitti vari fra i quali figura la ditruzione di « quan– dam pontoilliam ». Vedi: Augusta Lange, Le udïenze dei conti e duchi di Savoia nella Valle d'Aosta, 1337-1351, Editions A. et J. Picard e C., Parigi 1956, pagg. 91-92. 34) Lange Guglielmo, Chiese della Valle d'Aosta, op. cit. (35) Lange Guglielmo, Chiese della Valle d'Aosta, op. cit. (36) Plat Gabriel, L'art de bâtir en France des romains a l'an 1100 d'après les monuments anciens de la Touraine, de l'Anjou et du Vendomois, Paris, Les éditions d'art et d'histoire, 1939, pagg. 13-48. N. B. - Per quanto le notizie riportate in quest'opera si rife– riscono a regioni che hanno ben poco in comune con la valle d'Aosta, è tuttavia consigliabile la lettura delle pagine sopra-citate per la conoscenza di alcuni parti– colari della tecnica medievale del costruire. (37) Buona parte degli elementi lavorati, soprattutto nelle costruzioni più ricche, e non soltanto in quelle fortificate, sono di una bellissima pietra verde scura, quasi nera, senza vena– ture; ho tentato, senza successo, di rintracciare le cave di que– sto materiale. Ho quindi ragione di ritenere che siano stati uti– lizzati dei trovanti. (38) Blondel Louis, L'architecture militaire au temps de Pierre II de Savoie, op. cit. (39) Taylor A. J., Master James of St. George, op. cit., The castle of St. George d'Espérance, op. cit., Sorne notes on the Savoyards in North-Wales, etc., etc., op. cit. (40) Taylor A. Y., Master James of St. George,.op.eit.,pag.45°·

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