BASA
ANGELO LAZZAROTTO RICORDANDO UN VESCOVO MISSIONARIO: MONS. GIUSEPPE OBERT * Ad un anno dalla scomparsa di Mons. Giuseppe Obert, per 40 anni missionario e poi Vescovo di Dinajpur nel Bengala, la sua figura sembra acquistare maggior risalto e valore. Nato a Lignod d'Ayas nella Valle d'Aosta nel 1890, egli si van– tava di esser un montanaro, e della sua gente aveva conservato tutta la bonaria fermezza e tenacia. Entrato nel Pontificio Istituto Missioni Estere a Milano e ordinato sacerdote nel 1915, partl per le missioni subito dopo la prima guerra mondiale. Destinato - quasi ironia della sorte - alle pianure povere e riarse del Bengala centrale, P. Obert si fece bengalese fino in fonda all'anima, spendendo quarant'anni tra quelle genti che non tardarono a riconoscerlo corne loro « padre ». Vi fu strappato per 10 anni nel periodo della seconda guerra mondiale dall'obbedienza per impor– tanti incarichi alla Direzione dell'Istituto, finché la compatta designa– zione della sua cristianità non lo riebbe corne Vescovo, a succedere al vecchio Mons. Anselmo . Un autentico missionario P. Obert fu per tutta la sua vita un vero missionario. Quando nel 1919 raggiungeva il Bengala, che aveva fama di essere la « tomba degli Europei », ai missionari del PIME che vi avevano iniziato
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