BASA

Colloque d'archéologie 277 chiamarla padana e non Eridiana che era troppo brutto e ricordava un po' gli zuccherifici - e la cultura transalpina, mi pare che sia da stabilire esattamente questo punto di passaggio. E io mi auguro che corne c'è un congresso di archeologia del Rodano, corne c'è un con– gresso di archeologia del Reno, e corne un giorno ci sarà credo quello dell'archeologia del Po, ci sia anche un giorno quello dell'archeologia della Dora. lNTERVENTO DEL PRESIDENTE MONS. FRUTAZ, presidente: Caro amico Carducci, La ringrazio di queste belle cose che ci ha dette. Naturalmente, bisogna mettersi seriamente al lavoro. È un lavoro di collaborazione o, corne si suol dire, di équipe. Bisogna proprio arri– vare a qualcosa di molto serio, in modo che questo Colloquio or ora incominciato, dia i suoi frutti. Quando si incomincia un'iniziativa, si puo temere anche di non raggiungere Io scopo prefisso e che i colloqui rimangano sterili. Cerchiamo quindi di rendere questi colloqui proficui, con un franco scambio di vedute, di materiale, di esperienze, ecc., per poter fare qualcosa di concreto. Noi valdostani, che siamo proprio al centro di questo gruppo alpino che vive ed opera ai piedi dei grandi massicci del Bianco, del Cervino e del Monte Rosa, potremo dare cosl un esempio di concretezza ed un esempio di collaborazione non sol– tanto interregionale ma internazionale. Che ci sia tra di noi un vero circolo di amicizia. Purtroppo gli archeologi sono spesso gelosi delle loro scoperte. Molte relazioni giacciono nei cassetti delle Sovrinten– denze o in quelli degli specialisti, per motivi non sempre lodevoli. Occorre rompere questo ghiaccio della gelosia del mestiere - compren– sibile del resto - e comunicare liberamente i risultati delle nostre in– vestigazioni. Grazie, prof. Carducci, e speriamo che si possa fare qual– cosa di concreto. PROF. CORRADO GRASSI, professore nell'Università di Torino, presi– dente del!'« Escolo dou Po »: Vaglio aprire una semplicissima parentesi. Sono qui ospite tra gli ospiti, l'ospite anzi in assoluto perché io non sono affatto un archeo– logo, sono un linguista. Sono stato chiamato in un certo senso in causa

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