BASA
Colloque d'archéologie 349 In uno di questi si sono rinvenuti « suspensurae », tubi di riscal– damento e resti di un ipocausto: il che fa supporre si tratti di un vano adibito ad uso termale privato. Tale complesso (insula 5 2) è collegato, per il deflusso delle acque, con il canaletto che carre paral– lelamente al muro occidentale di detta insula, sotto il piano viario, e doveva sfociare nella cloaca sottostante il decumano inferiore. Ad Ovest del carda sono affiorate strutture appartenenti all'insula 51, che si presenta articolata in una serie di ambienti e botteghe con ingresso, lungo il carda minore, probabilmente porticato. A livello del piano stradale, armai priva delle lastre di pavimen– tazione, si è rinvenuta la parte superiore di un'epigrafe in bardiglio di Aymaville, reimpiegata, di forma rettangolare, del tipo a « tim– pano », chiuso entra rosette. L'iscrizione, probabilmente del II secolo d. C., riveste carattere funerario: non resta che la Jettera « M » ( diis manibus ). Nei vari livelli si sono raccolti numerosi reperti ceramici di vari tipi, fram– menti di vasi vitrei, oggetti di uso domestico, monete e una corniola (fig. 2), rappresentante una fortuna, stante, con cornucopia nella sinistra e patera nella destra e capelli trattenuti dalla toiva; 2 l'intaglio è molto schematico, e particolarmente disorganizzato il rendimento del panneggio. Essa trova preciso confronta in un diaspro rosso del museo di Aquileia, attribuito all'officina delle linee grosse del II-III secolo d. C. Notevole un cammeo in sardonica (fig. 3) di pregevole fattura, che rappresenta un volta femminile recante sul capo l' « exuvia ele– phantis ». Si tratta probabilmente, per la foggia del copricapo, di una raffigurazione dell'Africa che si inserisce nel gusto della corrente ellenizzante, ed è databile alla prima metà del I secolo d. C. Dall'analisi stratigrafica, effettuata per la prima volta ad Aosta, si è potuto stabilire la seguente successione dei livelli di abitazione, che riveste tuttavia ancora carattere di provvisorietà trattandosi di saggio di scavo. 2 SENA CHIESA Gnn1,\, Gemme del Museo Nazionale di Aquileia, Padova 1966, pp. 236-244, n. 625.
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