BASA
352 Colloque d'archéologie La fantasia e Io spirito di sincre tismo hanno introdotto nume– rose varianti in questo tipo di rappresentazione a rilievo e a tutto tondo, assimilando questo cuita, tipicamente militare, ad altri pure d i origine orientale. Pertanto, se si considera la figura femminile, essa appare conce– pita con netta frontalità , il che non sembra dovuto ad incapacità artis ti ca, ma rispondente al concetto di « divina majestas ». Non bisogna dimenticare che nel territorio aostano l'introduzione dei culti orientali è lega ta alla posizione di Aosta sulla via dell'Alpe Graia e Pennina. Ne sono testimonianza Io Zeus Dolicheno argenteo, 7 e le placchette militari votive, pure d'argento, raffiguranti Io stesso tipo di Zeus, sinora inedite (fig . 5) 8 , provenienti dal « sacellum »del Piccolo S. Bernardo; il piccolo « mitreum » rinvenuto nell'insula adiacente alla Porta principalis dextera, infine due epigrafi 9 con dedica a Mitra di un Antiochus Augustalis. Per quanta riguarda il problema della datazione, il confronta con la ritrattistica romana, ed in particolare l'acconciatura di tipo tardo-antonino-severiano, ci porta alla fine del II o inizio del III se– colo d. C. Si tratta evidentemente di un prodotto molto modesto da1 punto di vista stilistico, opera forse di artigiano indigeno. Dolichenus, Leiden 1943; E. \YllL L, Le relief culturel g"éco-romain, Paris 1955, pag. 143, pl. II; P. :MERLAT, Répertoire, cir., nota 4, pag. 135, pl. XXXV. 7 BAROCELLI P., La strad.1 e le costrnzioni romane del/' Alpis Graia, in « Mem. d. R. Ace. d . Sc. e Letr. » Torino 1924, pag. 8 e seg. CARDUCCI C.. Un busto argenteo di Giove ne/ Museo di A osta, in «Boil. d'Arre Min. Ed. Naz. », 19)7, n. 2; ID., Sculture romane e preromane del Piemonte, in «Boil. Soc. Piem. Arch », N. ser. III, 1949; ID., Ro111,111ità della V ttlle d' A osta, in « Relaz. e Comunic. al XXXI congr. sror. Subalp. », T orino 1959, pag. 49, fig. 10. 8 MERLAT P., Répertoire, cit., Pl. XXXI ( 1-2). 9 BAROCELLI P.. lnscriptiones Italiae, Reg. XI, fasc . l, A ugusta Praetoria, Roma 1932, n. 5. FINOCCHI S., Scavi e scoperte, cit., pag. 112.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=