BASA

Colloque d'archéologie 367 5) appurare se e quando siano intervenute alterazioni morfolo– giche del terreno, tali da modificare profondamente l'aspetto topo– grafico. Le conclusioni delle mie ricerche condotte quasi esclusivamente sul terreno sono le seguenti: 1) Tratto Aosta - stretta di Arvier La strada, uscita da Aosta, toccava Saint-Martin-de-Corleans per portarsi poi a mezza costa e passare per Chezallet, Sarre ed il sito del priorato di Saint-Pierre; sfiorava il cosiddetto castello Feuillet e scaval– cava la Dora pressapoco ove si trova il ponte della Statale n. 26 nei pressi cioè della Torre di Colin (che puà essere la ricostruzione medie– vale di precedente torre romana). Attraversata l'attuale Villeneuve la strada, superato il torrente Sa– vara, saliva leggermente per collegarsi ai ruderi esistenti all'inizio della stretta di Arvier. Il miliario romano ritrovato tempo fa a Sarre mi sembra la mi– glior conferma di questa mia ricostruzione. 2) Tratto ponte attuale dell'Equilivaz - Morgex La strada scendendo dalla Pierre-Taillé continuava sempre sulla sponda destra della Dora fino a Derby; i resti di questo tronco erano ancor visibili fino a qualche anno fa. Scavalcata la Dora a Derby, la strada saliva a La-Salle passando all'incirca per le attuali frazioni di Villaret ed Echarlod per scendere poi a Morgex toccando l'attuale fra– zione Ruine, che la tradizione indica corne il sito della più antica Morgex. 3) Tratto Morgex - La-Thuile Scavalcata la Dora a Morgex la strada saliva per i boschi di Arpy fino alla frazione Chiriaz, scendeva al pianoro di Petosan e poi, per il vallone del Dezert e della Teyra, giungeva a La-Thuile. Vale la pena qui di ricordare che la via di Arpy è sempre stata considerata la natu– rale direttrice per l'invasione del Piemonte dalla Valle dell'Isère; i forti del Mont-du-Parc ed il trincerone del Principe Tommaso sotto Petosan ne sono la prova migliore.

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