BASA
Colloque d'archéologie 375 1) Il Museo dovrà essere localizzato in un'ampia area il più cen– trale possibile, in modo da aver anche intorno zone verdi. 2) La costruzione dovrà essere una costruzione nuova e non l'adattamento di una vecchia costruzione perché penso che attualmente in Aosta non siano disponibili costruzioni di ampiezza e forma tali da poter essere adattate a Museo. Ce ne sono, ma questa cosa richiede– rebbe una lunga trafila burocratica per diverse ragioni (sono di pro– prietà privata). La costruzione dovrà essere una nuova costruzione, studiata appo– sitamente in modo da esporre razionalmente le raccolte, cosa che con le vecchie costruzioni non sarebbe possibile. In terzo luogo le raccolte dovranno essere tutte concentrate in un unico Museo, in un organismo adatto, per non disperderle. MoNs. FRUTAZ, presidente: Io mi associa a Lei e faccio mio il suo desiderio di avere un museo costruito tecnicamente seconda tutte le norme della più recente museo– grafia. E dato che Lei è architetto di professione, io mi auguro che Lei prepari veramente un progetto degno della Sovrintendenza e soprat– tutto che sia funzionale nel senso più vero e più ampio della parola, per mettere in rilievo tutte le nostre importanti raccolte. PROF. PIERO BAROCELLI: Desideravo dire brevemente in che condizioni eravamo nel 1930 quando abbiamo inaugurato in quelle tre stanzette il Museo, d'accordo con l'amato e compianto can. mons. Boson. C'erano gli scavi che la Soprintendenza ha fatto al Piccolo e Gran San Bernardo e avevamo data uno sguardo regolare alla strada che conduce al Piccolo San Ber– nardo. E fra l'altro c'era anche al nostro Museo il nostro busto di Giove, che è stato restaurato accuratamente a cura poi del prof. Car– ducci quando io ero già a Roma. C'erano i materiali accumulati a Bra– mafam, disordinatamente, che provenivano dagli scavi di Bramafam, e c'erano i materiali che venivano dal sepolcreto romano al di là della Porta Decumana. E abbiamo creduto di non ritardare a istituire, alle dipendenze del Museo delle antichità di Torino, una raccolta supple– mentare. Certamente poi le raccolte sono state molto ampliate. E allora il sig. Doro mi prega di presentare, e io approverei, un voto: « Le Società riunite per il colloquio di archeologia nella città di Aosta, esprimono il vota che la ricostruzione del Museo archeologico di Aosta, grazie all'appoggio della Giunta regionale, possa realizzarsi nel modo più completo ed in un prossimo avvenire, per l'interesse co– mune di tutte le ricerche archeologiche ».
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