BASA
Colloque d'archéologie 379 MoNs. FRUTAZ, presidente: La ringrazio, Signorina, di questa precisazione. Conosco molto bene le opere del prof. Barocelli, ma già sono opere di concetto. Intendo per fonte la relazione primigenia, non la relazione già studiata, già ri– pensata dall'autore. È cosa assai diversa disporre d'una fonte o d'un suo ripensamento critico. Come punto di partenza le opere del prof. Barocelli sono senz'altro molto utili e le troverà citate spesse volte. Per quanto riguarda il seconda repertorio, intendo non soltanto in– dicare che nelle « Notizie degli scavi » o in altra rivista c'è nel tale o tal'altro anno una relazione su un monumento Aostano, ma intendo ripubblicarla integralmente in modo che chi non dispone della rivista dov'è stata pubblicata, possa averne comodamente il testo. PROF. NINO LAMBOGLIA: Io vorrei esprimere una parola di particolare compiacimento pet il voto proposto da Mons. Frutaz, specialmente pet qu~nto riguarda la seconda parte, in quanto noi tutti archeologi che ci occupiamo di pro– blemi di scavi regionali sentiamo la gran difficoltà di radunare la biblio– grafia relativa agli antichi ritrovamenti, e particolarmente per Aosta questo potrà essere un utile insegnamento pet tutti gli archeologi che verranno e uno strumento di consultazione abituale. Pet il primo voto, io esprimo a mia volta un voto: che sia mons. Frutaz con l'aiuto di qualcuno a realizzare questa impresa; ma non voglio non sottolineare che ci sono pochi esempi di Fontes dell'antichità relative ad una re– gione che siano andate a buon fine . Ci sono le Fontes Hispaniae anti– quae e ci si è dedicato addirittura pet anni Io Schulte che è uno stu– dioso tedesco, e non è che le Fontes Hispaniae antiquae siano la per– fezione. Sono la interpretazione abbastanza personale anche <lai punto di vista storico-critico, <lai punto di vista edizione critica, dei testi. E ci sono le Fontes urbis Romae, ci sono le Fontes Etruriae antiquae e non credo che ce ne siano altre. Questo dimostra la grande difficoltà di questo lavoro, che non puo essere eseguito semplicemente prendendo un'edizione antica o un'edizione ancora più recente e riproducen– dola, ma esige un lavoro critico di interpretazione e di raccolta che non è facile, specialmente trattandosi di testi che moite volte hanno dei dubbi, hanno dei nomi locali, hanno delle difficoltà di pubblicazione. Quindi io mi auguro che questo lavoro venga fatto su base critica e veramente scientifica.
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