BASA

382 Colloque d'archéologie paesagg1stlca 1497 o 1089 a un determinato territorio? Cioè io penso che se si potesse almeno ottenere se non l'optimum del vincolo archeo– logico totale sulla vecchia Aosta, almeno il vincolo generico su tutta la città, che desse modo alla amministrazione comunale di intervenire in sede di concessione di ogni costruzione qualora non si possa evitare la costruzione, almeno mediante il condizionamento della costruzione stessa all'esecuzione, con tutto il comodo e con tutta la precisione scientifica necessaria, degli scavi esplorativi che potranno a loro volta condizionare la conservazione o meno in sotterraneo delle cose che si rinvengono, perché noi archeologi vi dico sinceramente siamo in questo momento anche di fronte a questo interrogativo notevole. È possibile conservare alla piena luce del sole tutto, creare in tutta Italia delle grandi Pompei nelle città italiane? Oppure non è possibile conciliare l'antico col nuovo e conservare in sotterraneo dopo avervi esplorato molto bene quello che si trova, e costruendo sopra e conservando me– glio per i posteri al riparo delle piogge e delle intemperie tutto quello che abbiamo trovato? È una questione di scelta, una questione di am– biente, siamo d'accordo, ma questa scelta deve essere fatta e dev'essere studiata a priori mediante una legislazione e mediante una serie di di– sposizioni precise al riguardo. Quindi io mi augurerei che il comune di Aosta e la Regione (non so di chi sia la competenza), possano interve– nire in questo campo attraverso azioni concrete. Ma vorrei soprattutto domandare al Sovrintendente della Valle d'Aosta che cosa avviene quando un costruttore, un proprietario chiede di intaccare il suolo ar– cheologico che dovrebbe essere sacro, della vecchia Augusta Praetoria. ARCH. DOMENICO PROLA: Vorrei ringraziare brevemente il prof. Lamboglia per questo inter– vento veramente opportuno. Per quanto riguarda gli scavi dovuti a ini– ziative edilizie nell'interno della città di Aosta, le cose vanno molto bene. Una parte dell'interno delle mura è stata vincolata due anni fa con la legge 1497, per cui tutte le volte che ci sono progetti, questi devono essere approvati anche da noi, e ci si riserva di intervenire nelle fasi di scavo. Pero fi.no adesso non è successo che quest'area interessata, che è l'area praticamente intorno alla cattedrale, sia stata oggetto di iniziative edilizie. Per tutta l'altra parte, c'è il regolamento edilizio della città di Aosta che purtroppo non è stato approvato. E pertanto noi non abbiamo nessun potere di intervenire se non pregare il co– mune. E a volte ci riusciamo e a volte non ci riusciamo perché éDtS9 il comune non puà imporre questo ai privati. Percià la Sovrintendenza, che cosa fa? Manda un suo funzionario a vedere quando i bulldozers sono in azione e li si intravvede delle volte degli scempii che avven-

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