BASA

384 Colloque d'archéologie tervenire e il facilitare questo intervento. Indubbiamenre questo inter– vento cosrituisce dei limiti, costituisce dei freni, costituisce delle secca– ture, ma insomma in una città che ha una ricchezza corne più volte abbiamo potuto apprezzare in questi giorni e ha documenti che anche recentemente sono venuti alla luce attraverso scavi organici in zone, in insulae determinate della città, è quasi sicuro che ogni insula cittadina, con le fondazioni che ha adesso e quelle che puo avere attraverso i bulldozers, le case costruite a più piani, dà risultati topografici di estre– mo interesse. Per esempio il foro di Aosta, non posso dire che sia con assoluta sicurezza determinato nel luogo dove noi adesso Io ricono– sciamo. Potrebbe anche essere che non fosse quello il foro di Aosta. Quello potrebbe essere un foro e non il foro. Potrebbe anche essere il foro , ma il dubbio puo sussistere, essendo cosl decentrato nei riguardi dell'incrocio delle strade principali. Quindi anche la ricerca del foro potrebbe essere un oggetto di indagine da non trascurare. E poi tutti gli altri edifici, la basilica credo. Dov'è la basilica di Aosta? La basilica civile deve essere vicina al foro, non puà essere lontana dal foro. E adesso mi voglio permettere di fare una considerazione che vale per tutta l'Italia, ma che forse ad Aosta puo avere insomma un risul– tato, che pare nel resto d'Italia non si ha. E mi rivolgo all'assessore mune. E a volte ci riusciamo e a volte non ci riusciamo perché anche sono due cartoline di Aosta, devo dire che le cartoline di Aosta sono molto belle, tanto quelle di montagna che quelle dei monu– menti. Sono farte bene e sono proprio molto belle. Le didascalie non sono altrettanto belle. Per esempio qui c'è scritto: « Porte Pretoriane ». Porte Pretoriane che cosa vuol dire? È la Porta Pre– toria, non esistono le Porte Pretoriane. E vedo un pochino in giro scritto qua e là questo « Porte Pretoriane », che pare siano quelle dei Pretoriani. È un nome che è proprio fuor di quadro. La Porta Pretoria è una sola. Se ha due vani, due arcate e dentro il cave– dio è sempre una porta sola. Dunque Porta Pretoria. E poi quel pre– zioso monumento che è il ponte romano, che poche città possono van– tare e che Aosta presenta in modo incomparabile, devo dire, con questa presentazione di verde, questa premessa di verde al ponte, in una bel– lissima cartolina è indicato corne« Ruderi romani». Non so, mi sembra un po' triste, che una città che ha una ricchezza di monumenti di que– sto genere del mondo romano, e giustamente è stato detto che è una delle città d'Italia più ricche (farei, il polo opposto a Pola e a Verona), abbia delle didascalie cosl modeste. E credo che una piccola occhiata da parte dell'Azienda del Turismo, oppure dall'Assessorato del Turi– smo, oppure dall'Ente provinciale per il Turismo, sulle cartoline qui sia più possibile che altrove. Forse è un suggerimento da ascoltare.

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