BASA
386 Colloque d'archéologie quando dovete fare delle cartoline, delle edizioni di cartoline, manda– teci il teste delle didascalie, e gli daremo un'occhiata perché siano con– facenti alla realtà. E a me pare che questo discorso non dovrebbe essere tanto difficile, cosa che in qualche città si è fatta, ma che è un po' difficile fare in una città più grande. Ma in una città corne Aosta forse è possibile fare. Per l'affare della « Porta Praetoria », non capisco perché si debba dire « Portae Praetoriae »: la porta è una sola, non due. Non so se in quel poste cosl strette e vincolato dall'ambiente più tarde sia possi– bile produrre un baratro o un avvallamento che disorganizzi la topo– grafia locale fino al punto di far dominare la porta romana. È quel che è stato fatto sulla destra - ricordo che c'è stata una « table ronde » in cui hanno fatto dei discorsi sulla sistemazione di queste porte, e mi pare che la conclusione finale fosse abbastanza accettabile - là sem– plicemente si diceva: fare un passaggio centrale, liberare le zone sotte, arrivare col traffico alla stessa altezza di adesso pero portare di lato il livello al piano antico. Ecco questa mi parrebbe una soluzione da fare, e neanche troppo costosa. ARCH. DOMENICO PROLA: Vorrei proporre un voto del Congresso a proposito della tutela ar– cheologica della città di Aosta all'interno delle mura: « Il Congresso delle Società di cultura, riconoscendo l'eccezionale importanza di Aosta sul piano nazionale e internazionale, quale vera capitale archeologica della regione alpina occidentale, e l'opportunità di una sua conseguente valorizzazione sul piano scientifico e anche turi– stico; constatata l'attuale situazione dei vincoli e dell'azione di acquisto di aree da preservare per la ricerca e la tutela archeologica all'interno e lungo la cerchia esterna delle mura; plaude a quanto già realizzato dall'Amministrazione regionale; chiede alla Commissione per la tutela delle bellezze naturali ed alla Sovrintendenza regionale di sottoporre l'area dentro e fuori le mura per una opportuna fascia alle disposizioni delle Leggi 1089 e 1497 del 1939, per una efficace azione preventiva in ogni circostanza. Fa appello nel frattempo sia all'Amministrazione comunale sia alla sensibilità della popolazione tutta affinché più nulla vada perduto, an– che mediante interventi di carattere straordinario, del patrimonio che forma uno dei principali motivi d'orgoglio e di valorizzazione turistica di tutta la regione alpina occidentale». On donne acte que le voeu proposé par M. Prola a été approuvé par applaudissements.
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