BASA
392 Colloque d'archéologie attraverso il S. Bernardino. 5 La scoperta dello Spluga puà in qualche modo cambiare tale nostra idea nel senso almeno che già in tale remota età era conosciuto anche questo passo. Chi si interessa con animo li– bero da pregiudizi, dei problemi connessi alla vita della Pre e Proto– storia svoltasi nel massiccio alpino, si rende ben presto conto che, os– servando attentamente, esiste se non una vera e grande unità, il che sarebbe chiedere troppo, almeno gruppi culturali di una certa omoge– neità che gravitano sugli opposti versanti dello spartiacque. È un fatto chiaramente dimostrabile tutt'ora che le genti delle alte valli si sen– tono molto più vicine a quelle del versante opposto anziché a quelle della sottostante pianura. Se anche di ceppo diverso, si sentono tutta– via accomunati dalla uguaglianza di vita e quindi di abitudini, vita dominata e condizionata dall 'ambiente che ne è il vero padrone asso– luto, dal lungo inverno da trascorrere nelle abitazioni bloccate dalla neve, dagli scarsi raccolti degli stessi legumi, dalle stesse possibilità di allevamento, caccia e pesca, da tutto un insieme di fatti che conducono ad un medesimo tipo di vita comune che rende tutti gli alpigiani vici– nissimi corne mentalità fra loro. Se cià è constatabile attualmente a maggior ragione lo era nelle età primitive. Ricordo solo esempi di età ormai storica; i regni, evidentemente transalpini, ancora esistenti in età romana quale quello dire Cozio ; il ducato di Savoia a cavallo delle alpi nel medio evo per soffermarmi su quanto i ritrovamenti di età preistorica possono indiziare. Nella valle d 'Aosta e nell'alto Rodano è stata riconosciuta una faces di età neo-eneolitica, testimoniataci da sepolcreti in ciste di lastre litiche, coi corpi umani deposti, spesso ran– nicchiati, che dimostrano l'esistenza di una unità culturale fra i due versanti delle Alpi fin da tale arcaica età. Nei sepolcreti della zona delle Alpi nell'età del Ferro si ritrova, nella grande maggioranza dei casi, il rito funebre della inumazione in confronto alle necropoli ad incinerazione coeve delle sottostanti pianure. Crissolo sul versante ita– liano e St.-Jean de Belleville in Savoia, le tombe dell'alto Ticino, di Castione della Presolana e di Breno in Val Camonica, per non citarne ' F. RrTTATORE, La cultura dei Campi d'urne in Italia, in « Atti VI Congr. Int. Scienze Preist. e Prot. », vol. II, Roma 1966.. In., Dif]usione della Cuttura di Canegrate in Canton Ticino e Lombardia, in « Atti Conv. Studi rapporti scient. e cuit. Italo-Svizzeri », Milano, Ist. Lombardo Scien. e Lett., 1956. . In., La Cuttura di Canegrate ed il problema dei Campi d'urne in Italia, in « A Pedro Bosch Gimpera », Mexico 1963. · In., Il periodo di transizione tra l'età del Bronza e quella del Ferro in Transpadana, in « Rendiconti Soc. Cultura Preist. Trentina », vol. I, Trento 1963.
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