BASA

398 Colloque d'archéologie solvibili solo con dei piani inclinati, con dei rinvii di cordami e con delle incastellature in legno, un complesso cioè di mezzi rustici, ma imponenti. L'armatura di una centina per la costruzione di un arco è un lavoro di tecnica più precisa, più rapida forse, ma richiedente una competenza specifica. Il peso dell'architrave lunato ha poi spesso por– tato con sé particolari accorgimenti costruttivi, ed ha imposto dimen– sioni accresciute ai massi formanti i due stipiti di sostegno. È spesso presente in questi casi il collegamento ad angolo retto dei massi cen– trali dello stipite, per una migliore distribuzione del carico e l'allar– gamento a campana dei massi di base per una maggior stabilità e presa sul terreno. Questo sistema di costruzione ignora ancora completa– mente gli elementi della tecnica romana. Chi lo realizzava doveva perè ben conoscere le caratteristiche di sfaldatura e di resistenza, possibilità di taglio e di sagomatura delle rocce, realizzabili con strumenti a mano certamente metallici ma di durezza relativa. Per l'arco alpino occidentale i popoli di origine ligure ivi insediati da epoca remota, ben conoscevano, anzi erano esperti nella lavorazione della pietra, corne ben lo ricordano le fonti storiche romane. E non è quindi avventato supporte in loro la capacità di realizzazioni del genere. Circa l 'origine dell'arco lunato, più che ad una elaborazione in sede locale, vi è forse da pensare ad una influenza mediterranea da parte di popoli di più progredita civiltà. L'arco dei Leoni in Micene offre un'analogia non casuale e certo significativa. Forme simili si tro– vano nelle costruzioni megalitiche di cui diamo gli esempi, di Signa e di Frascati. Con l'uso dei metalli, con gli scambi di rapporti che in periodo protostorico esistevano tra i popoli navigatori e gli abitanti della costa tra Rodano e Macra, con i legami tra questi gruppi ed i popoli della loro stessa razza ligure che occupavano le sedi alpine più interne, è ben possibile che la tecnica dell'architrave lunato, perfezio– namento della normale costruzione a secco, sia filtrata e sia stata gra– dualmente conosciuta anche nelle Alpi occidentali ancor prima che Roma portasse le sue opere costruttive alla soglia e nel cuore delle Alpi. lndividuate queste particolarità dell'architrave lunato, noi ne tro– viamo degli esempi nelle vallate rimaste più a lungo isolate e dotate di vita autonoma, nei due versanti delle Alpi occidentali. Citiamo e

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