BASA
408 Colloque d'archéologie sensibilità e l'intuizione hanno prodotto maggiori e più sicuri risultati che non anni di studio e di teorica preparazione ». A nostro modesto avviso uno strumento occorre, preliminare ad ogni altro, per ovviare a didattiche carenze: un Dizionario che per ogni toponimo registri scavi e ricerche ed esiti, data, natura e caratte– ristiche dei reperti , ubicazione precisa, luogo di deposito o mala sorte ad essi toccata, indicazioni bibliografiche relative. Un repertorio alfa– betico, arida trascrizione di uno schedario ben tenuto, strumento basi– lare da cui risalire a più ampia lezione nelle opere, bollettini e cosl via. La esistenza di qualche repertorio zonale conferma la regola di molte lacune. Una divisione regionale del testo, suddivisioni per settori territo– riali minori, pubblicazione a stacchi, prenotazione obbligata delle copie (sistema che consente di realizzare opere di non vasto interesse quando addirittura soltanto locale), accorgimenti editoriali - corne leggende abbreviate di segni e simboli a riduzione di costi - questi ed altri criteri rendono l'iniziativa fattibile. Al Centro comune - Unione delle Società di Archeologia - coordinare il materiale, raccogliere le prenotazioni globali o parziali. Alle Società singole trascrivere le no– zioni in loro possesso, ma rifornirle nel contempo di notizie e riferi– menti concernenti il rispettivo territorio, sia da parte degli Organi preposti che dalle Consorelle e da ogni altra fonte nota ed accessibile e recettiva, al fine che esse possano precisare Io stato delle acquisizioni archeologiche nell'area di propria competenza. Un esempio tornerà convincente. Nel settore dell'antico Marche– sato di Saluzzo (riducendosi al nucleo attorniante il capoluogo e pre– scindendo dai molti corpi separati, da Valfenera a S.ta Vittoria d'Alba, da Carmagnola a Ternavasso, dalle Langhe di Dogliani e satelliti fino a Busca che sta ai margini immediati e fu teatro or son pochi anni di una, breve campagna di scavi) le notizie di natura archeologica sono oltremodo scarse od imprecise in loco e negli autori del tempo pas– sato od anche in cronache manoscritte più prossime a noi, trattate per incidenza e spregiativamente riferite ad anticaglie. Dello stesso livello sono i fatiscenti ed insufficienti sempre e circospetti sussurri informa– tivi di rinvenimenti di ieri, generalmente legati a scassi agrari, impianti idrici, lavori edili. In detto settore da decenni non si è più lavorato. Risultano non registrati ritrovamenti in ubicazioni diverse da quel-
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