BASA

Scultura Lignea di François Cerise XCI passata tra due camere, o forse, e meglio ancora, corne elemento architettonico di un mobile: corne un marcapiano o la membratura orizzontale aggettante di una piattiera. Questo aspetto del tutto nuovo della produzione artistica po– polare, concepita quasi in funzione dell'arte del costruire, non puà non ess·ere posta nella dovuta e meritata evidenza, anche perché è una caratteristica che a me sembra qualifichi il Cerise per iniziare con lui un discorso più ampio e diverso, di primario interesse pet la cultura e la civiità della Regione: quello dei rapporti tra scuitore ed architetto . Infatti, senza allontanarsi dal carattere di questa mia esposizione non posso lasciare inosservato il fatto, che non vi è chi non comprenda, corne dalla collaborazione di un architetto no– strano, (di quelli che veramente sentono i valori umani e morali della casa), con uno scultore d'arte popolare di moita ed affinata sensibilità, la scuitura puà far parte di un piano di decorazione della casa cosl da realizzare abitazioni che valorizzano non solo la nobiltà dell'ambiente delle nostre valli, ma che dànno armonia morale a quell'uomo moderno che vanamente insegue gioia e bel- . lezza tra gli orpelli del mondo industriale. * * * Indipendentemente dalla ambientazione imposta dal genere di alcune sue scuiture, François Cerise ha sempre un'espressione chia– ramente unica e definita, evidente anche nell'intaglio e nella impo– stazione scenica di statue o di aitre opere . Cosl nel calice in legno, impreziosito da coppa d'argento dorata, che egli ha offerto alla chiesa parrocchiale di Gignod; cosl nei due grandi portavasi rica– vati da amie settecentesche, provenienti dal Castello di Issogne, in uno dei quali vi è un presepe, mentre nell'aitro vi sono figure di uomini e di animali, vivacizzati in scene campestri, scolpite tutto attorno in un intreccio di alberi, di rami e di foglie corne intorno al cesto dei capitelli lapidei dell'XI secolo; cosl nelle sue piccole scatole, talune create corne portapenne ma che per la loro bellezza sono più adatte quali portagioie, coi fianchi intagliati con diverse scene di vita valdostana che costituiscono un compendio della ci– viità contadina; cosl, ancora, nella sua Bataille des reines, che ri-

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