BASA
198 A. Schurr Nel proemio del Proslogion c'è la descrizione, divenuta famosa, del– la drammatica ricerca della verità, culminante con la sua scoperta: « desperans volui cessare velut ab inquisitione rei quam inveniri esset impossibile [ ... ] quadam die [ .. .] in ipso cogitationem conflictu sic se obtulit quod desperaveram, ut studiose cogitationem amplec– terer [ ... ] ». Ebbene, questo passo, che attesta in maniera vivissima l'ori– ginalità di un pensiero, condusse alla formulazione dell'unum ar– gumentum della prova ontologica. Con l'unum argumentum, S. An– selmo supera gli argomenti ontologici ricevuti dalla tradizione; in– fatti esso appare fondato, per la prima volta, sulla base di una ar– gomentazione filosofico-critica. Pet la prima volta nella storia del pensiero ci si appella a cio, da cui neppure il più radicale sœtticismo puo prescindere, e cioè alla consapevolezza dell'Io, all'essere della cogitatio. Come accoglie ed interpreta Jaspers la grandezza del pens1ero anselmiano? I criteri formulati da Jaspers per la valutazione del pensiero altrui, vanno riassunti essenzialmente sotto due aspetti: 1. La precisazione del pensiero filosofico in sé, secondo i cri– teri di « valore metastorico » e di « indipendenza del pensiero ». 2. La definizione di un pensiero, dal punto di vista dell'ori– ginalità. Come viene visto e valutato da Jaspers il pensiero anselmiano in particolare, alla luce di quei due aspetti? Nessuno vorrà negare « originalità » al pensiero anselmiano, basandosi su una conoscenza diretta delle fonti. Ma anche fondan– dosi su letture di seconda mano, basterà dare uno sguardo alla sto– ria della filosofia per rendersene conto. E tuttavia si pone un altro problema, se cioè il pensiero anselmiano sia da intendere corne pen– siero filosofico, cosa che Jaspers accetta senza la minima discussione o dubbio. In verità su questo aspetto fondamentale per la compren– sione e la valutazione del pensiero anselmiano, non regna affatto unanimità; chè, non pochi, vedono in Anselmo di Aosta non un fi– losofo, ma un teologo. Ora, se una interpretazione è controversa, si puo prendere po-
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