BASA
Anselmo di Aos.fa nel giudizio dei contemporanei 203 costitutivo: infatti il cogitare viene chiamato in causa, anzitutto corne condizione necessaria, seppur insufficiente per tutto l'essere; in secondo luogo non corne pensiero privo di essere: immediata– mente dato è solo l'essere del pensiero. La base di argomentazione in Anselmo di Aosta non è 'pura mobilità del pensiero', priva di essere, ma l'essere stesso, che va premesso necessariamente in ogni riflessione filosofica. Senza dubbio I'unum argumentum implica, dal punto di vista della teoria della scienza, una nuova impostazione per ogni filosofia futura. Perché ogni filosofia critica non puà ricadere nell'imposta– zione pre-anselmiana, senza ricadere nello stesso tempo in un dogma– tismo filosofico-critico. Ma ha compreso Jaspers veramente le implicazioni teoretiche di questa svolta segnata da Anselmo di Aosta? Nella sua inter– pretazione della filosofia anselmiana, Jaspers non riflette su questo punto, percià si potrà rispondere alla domanda, solo esaminando c valutando la concezione che Io stesso Jaspers ha della filosofia. Sulla base delle nostre considerazioni, si puà riassumere che la nuova impostazione data da Anselmo di Aosta alla filosofia, sia da precisare corne pura conoscenza razionale, sulla base critica del– l'essere dell'autocoscienza. La soluzione dei problemi raggiunta con un tale tipo di argomentazione filosofica deve avere, pertanto, per servirsi delle parole di Jaspers, 'valore metastorico'. Ma se Jaspers arriva successivamente a negare questo valore metastorico, cià si spiega solo pensando che Jaspers è rimasto an– corato al suo concetto di filosofia, quale egli aveva formulato già nel 19 5 3, nella sua « Einführung in die Philosophie ». Nell'Introduzione Jaspers poneva la domanda: « Che cos'è allora la filosofia, che si presenta in maniera cosl universale e si concretizza in immagini cosl svariate? ». Basterà citare la tesi fonda– mentale, che Jaspers formula in risposta a questa domanda, per rendersi conto dell'instabilità e incertezza in cui si muove il suo concetto di filosofia: « Ogni filosofia si autodefinisce mediante la sua realizzazio– ne » (14), dalla quale proposizione viene dedotto di conseguenza: nessuna filosofia "si autodefinisce legittimamente corne l'u– nica" (15).
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