BASA

Essentia 207 tare, sia pure con significati piuttosto variabili, intesi ad indicare, di volta in volta, il fatto stesso di essere, o la natura di cio che è, c la sostanza che possiede questa natura, prima di tale data né Minucio Felice, né Tertulliano, né Lattanzio, né Cipriano, né infine Ambrogio largheggiano nell'uso di questo termine. Solo nel quarto secolo le controversie sul dogma trinitario e la necessità di rendere in qualche modo il termine oùçla che, in tali controversie, ricorreva corne uno dei termini chiave, dovette favorite l'uso del vocabolo essentia, corne corrispondente latino del greco oùçla. Ritroviamo quindi il termine in Ilario di Poitiers nel suo De Synodis adversus Arianos. Eccone il testo: Essentia est res quae est, vel ex quibus est, et quae in eo quod manet subsistit e più oltre: Proprie autem essentia idcirco est dicta, quia semper est 5 • Da notare corne Ilario tenga a sottolineare nel termine essentia soprattutto il permanere. Il passo ora citato si sviluppa ancora nella seguente, utile precisazione: Dici autem essentia, et natura, et genus, et substantia uniuscuiusque rei poterit ( ... ) Cum ergo essentiam dicimus, significare naturam, vel genus vel substantiam intelligimus eius rei quae in his omnibus semper esse subsista!. Da un lato, dunque, si potranno definire essentia sia la natura, che il genus, che la substantia di qualunque cosa; da1l'altro, l'essentia di una cosa non è altro che la natura, il genus, o la substantia, in quanto dotati del carattere di permanenza. Questa, a grandi linee, la strada percorsa dal termine essentia, dal suo nascere, fi.no al tempo di Agostino. Non è difficile eviden– ziare corne, lungo questi secoli, la gamma dei significati che l'hanno contraddistinto sia piuttosto uniforme. In tutti infatti è ben sotto– lineato il carattere di immutabilità e permanenza corne costitutivo primo del termine. Non ci sono, invece, accenni ad un confronta tra essentia e existentia e manca, di conseguenza, tutta la tematica che da tale confronto (in particolar modo dalla distinzione tra essere dell'essenza ed essere dell'esistenza) scaturisce. • HILARIUS PrcTAVENSIS; De Synodis adversus Arianos, 12 (PL, X, 490 a).

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