BASA

Essentia 219 fondo, ad indicare ancora l'essere in senso generico; sarebbe quindi errato semantizzare il termine, opponendolo ad esse, perché una tematica di tal genere è estranea ad Anselmo, cosl corne Io era stata ad Agostino. b) Anselmo conduce attorno al termine essentia un'analisi più sistematka di quella agostiniana. Se è veto infatti, da un lato, che, a differenza di Agostino, egli non insiste più molto sul carattere di immutabilità, corne attributo fondamentale dell'essere, (pur con– dividendo in pieno la concezione agostiniana a riguardo ), è altrettanto vero che ·egli ha molta più cura di Agostino nel definir·e i caratteri della somma essenza e, soprattutto, nel delineare i rapporti tra questa e le cose. Del resta, senza voler sminuire l'apporto agostiniano relativamente al termine in questione, si deve ammettere che il con– cetto di essentia gioca, nella costruzione anselmiana, un ruolo molto più fondamentale che in quella di Agostino. Anselmo, infatti, si è posto, all'inizio del Monologion, nella posizione di un ipotetico ateo e vuole riguadagnare le verità della fede con un processo ra– zionale. Il concetto di essentia dunque, ponendosi corne il primo importante traguardo di questa ascesa razionale a Dio e, al tempo stesso corne il concetto che, analizzato a fondo nei suoi attributi ridarà, al termine del proœsso speculativo, l'immagine stessa del– l'essere divino, gioca realmente, in questo iter anselmiano un ruolo portante. Agostino, invece, che già all'inizio della sua analisi possiede Dio, non è preoccupato di innalzare il suo edificio speculativo su un concetto che, all'analisi, riveli i caratteri dell'essere divino. Vi ri– corre quindi solo corne a concetto che serva a tradurre in termini razionali una verità già posseduta, preoccupato comunque, più di avviare ad una intelligenza della verità creduta, che di fornire una costruzione rigidamente dimostrativa di tale verità. c) Anche da un punto di vista più stœttamente terminologico, la aggettivazione anselmiana del termine essentia è più varia e più ricca di quella agostiniana: summa essentia, suprema essentia, crea– trix essentia, per non citare che le espressioni più ricorrenti nello scritto di Anselmo. d) Infine, del tutto en passant, un'espressione curiosa del Monologion, in cui il termine essentia compare in modo degno di

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