BASA

NECESSITA E LIBERTA DI DIO IN PIER DAMIAN! E IN ANSELMO D'AOSTA di FRANCESCO CoRVINO (Bari) Nel prologo del Monologion, quando Anselmo espone il metodo che intende adottare nella sua ricerca o, per meglio dire, nella sua meditazione intorno all'essenza di Dio e ad ogni altro tema che in qualche modo vi si ricolleghi, <lice chiaramente che egli prescinderà completamente dall'autorità della Sacra Scrittura corne prova delle sue argomentazioni, anzi farà in modo che ogni sua asserzione risulti esclusivamente dalla rationis necessitas 1 • A questo programma Anselmo rimane fedele in quasi tutte le sue opere, anche in quelle ove i terni trattati sono più spiccatamente teologici, cioè riguardano non solo i motivi di credibilità della religione cristiana, ma il contenuto stesso di alcune verità di fede. Nell'Epistola de incarnatione Verbi, riferendosi al Monologion e al Proslogion, egli ripete che queste opere furono scritte ut quod fide tenemus de divina natura et eius personis praeter incarnationem, necessariis rationibus sine scripturae auctoritate probari possit 2 • Nella prefazione al Cur Deus homo il metodo delle rationes necessariae viene ribadito fors'anco con maggiore insistenza che in altri scritti, corne vedremo; e nel De concordia, una delle sue ultime opere, egli afferma che tutto cio che concludiamo con ragioni evidenti è da ritenere senz'altro valida, e deve essere considerato alla stessa stre– gua delle verità rivelate, a meno che non sia esplicitamente con- ' « Quatenus auctoritate scripturae penitus nihil in ea persuaderetur, sed quidquid per singulas investigationes finis assereret, id ita esse plano stilo et vulgaribus argumentis simplicique disputatione et rationis necessitas breviter cogeret et veritatis claritas patenter ostenderet »: Monologion, Prologus, Opp. I, p. 7, 7-11 (citiamo dall'edizione : S. ANSELM! Opera omnia, a cura di F. S. Schmitt, Seckau - Roma - Edinburgh 1938-61, 6 voll.). • Epistola de incarnatione Verbi, cap. VI, Opp. II, p. 20, 18-19. 3 «Si enim aperta ratione colligitur, et illa (se.: sacra scriptura) ex nulla parte contradicit - quoniam ipsa sicut nulli adversatur veritati, ita nulli favet falsitati - : hoc ipso quia non negat quod ratione dicitur, eius auctoritate suscipitur »: De concordia, quaestio III, cap. VI, Opp. II, p. 272, 1-4.

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