BASA

258 F. Corvino parte 42 le nozioni di potenza, necessità, volontà e simili. Infatti, negli ultimi anni della sua vita, Anselmo mise mano a un trattato (anch'esso in forma di dialogo) De potestate et impotentia, possibi– litate et impossibilitate, necessitate et libertate, senza riuscire a terminarlo: ce ne sono rimasti frammenti nel cod. 59 della biblio– teca del Lambeth-Palace, che lo Schmitt ha pubblicati nei Beitrage nel 1936 43 • Che questi frammenti costituiscono l'ultimo lavoro di Anselmo 44 , puà essere già un sufficiente motivo la loro incomple– tezza, dovuta molto probabilmente alla morte dell'autore; ma so– prattutto il fatto che la discussione intorno a quei concetti viene ripresa esattamente al punto in cui era rimasta nel Cur Deus homo pet essere sviluppata e compiuta. Vengono anzi ripetute, e certa– mente non a caso, proprio le stesse parole messe in bocca al maestro nel dialogo del Cur Deus homo; ma, mentre là il discepolo se ne contentava, qui se ne dimostra insoddisfatto: Quod si respondes impossibilitatem hanc et istam necessitatem fortitudinem in Deo significare insuperabilem; quaero, cur designetur ista fortitudo no– minibus significantibus infirmitatem? 45 • Questo scritto è un trattato di logica e costituisce, insieme con il De grammatico, tutto cià che Anselmo ha lasciato delle sue ri– cerche dedicate espressamente alla logica. Gli studi dell'Henry rivolti a questo aspetto del pensiero di Anselmo tendono a sottolineare una continuità di impostazione ·e una coerenza fra tutte le opere di An– selmo; tuttavia, pur ammettendo che l'atteggiamento fondamentale rimanga costantemente orientato seconda una direzione che non muta da un'opera all'altra, è significativo notare corne le osserva– zioni sparse qua e là negli altri scritti ricevano una giustificazione nell'ambito di una teoria generale resa esplicita da quest'ultimo lavoro. Nel quale Anselmo riprende una distinzione già posta nel De grammatico: videtur mihi significatio nominum et verborum sic 42 Cur Deus homo, Iib. I cap. I , Opp. II, p. 49, 10-12. 43 F. S . SCHMITT, Ein neues unvollendetes W erk des hl. Anselm von Canterbury, « Beitrage zur Geschichte der Philosophie und Theologie des Mittelalters », XXXIII, 3, Münster i. W. 1936 (il testo è aile pp. 23-45). 44 Contrariamente all'opinione dello Schmitt, l'Henry (The Logic of Saint Anselm cit., p. 120 e p. 154) avanza dei dubbi circa la posterità di tale opera rispetto al Cur Deus homo. 45 De potestate cit. (in « Beitrage... », XXXIII, 3), p. 24, 22-25 .

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