BASA
Commemorazione di Don Pietro Salera LXV Coloro che vorranno approfondire, per proprio conto, l'opera e la attività di questo Accademico di Sant'Anselmo lo potranno fare, spero, leggendo i suoi scritti che ho appena accennati e, ne son certo, vi scopriranno mille sfumature e delicatezze che io non sono riuscito a scoprire . Una cosa sola mi sia permesso ancora di rilevare ed è questa: che mai, nei suoi scritti, il buono e faceto Don Solero dimenticà di essere anche sacerdote e sempre dalle altezze terrene seppe elevarsi alle altezze ultraterrene, vedendo nelle meraviglie della montagna un segno dell'onnipotenza di Dio. Si deve, peraltro, sentire un profondo rammarico pensando che la sua attività letteraria si è arrestata troppo presto. Ci sono circa quindici anni di silenzio, o quasi, prima della sua scomparsa. Eppure di ascensioni ne faceva ancora! Ma penso che egli, assorbito in un altro giro di doveri e di impegni, semplicemente non trovasse il tempo di fermarsi a tavolino, nella quiete della sera, a rievocare per iscritto quanto di bello e di buono sempre scopriva nelle sue ascensioni alpinistiche. Non per questo, credo, la nostra stima ed ammirazione per lui deve essere minore. L'Accademia di Sant'Anselmo puà veramen– te essere lieta di aver potuto annumerare Don Piero Solero, per ol– tre trentun 'anni, tra i suoi membri effettivi. Can. ILo VIGNONO
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