BASA
LXVIII G. Donna d'Oldenico Gli studi coi quali il Lovera consegul le lauree in legge ed in filosofia nell'Università di Torino, la sua partecipazione alla prima guerra mondiale corne Tenente di Artiglieria, meritandosi la meda– glia d'argento al valor militare e due croci di guerra, le sue molte e varie pubblicazioni costituiscono gli elementi che ci mostrano la sua ricchezza d'animo e che ci indicano quella che fu la sua sensi– bilità e la sua coscienza nell'agire, nonché un tipico modo di in– terpretare la storia e la cronaca. Un più prezioso giudizio su di lui vien fuori oltre che dal– l'esame delle sue pubblicazioni anche da quella che è stata la sua ampia corrispondenza coi famigliari e con gli amici. Chi ha la for– tuna di possederne, già pensa che, col passare degli anni, verrà tem– po di ricorrere anche a tali lettere ricche di narrativa e di commen– ti, anche arguti, relativi a fatti politici, religiosi e sociali, che noi abbiamo vissuto in buona parte di questo secolo, corne si ricorre ad un diario storico che puà dar luce, e non minore, all'inter2reta– zione di varie situazioni. Nel far cenno agli scritti di Carlo Lovera ricorderemo che, po– co dopo che gli editori Fratelli Bocca avevano ristampato (1930) il famoso Memorandum storico politico di Clemente Solaro della Mar– garita, egli, in collabotazione con P. Ilario Rinieri, S.J., pubblicà, in tre volumi, pure editi dai Bocca (1931 ), la vita e le lettere del grande ministro. Lo scopo, scrisse il Lovera, era di far conoscere « essen– zialmente il Solaro quale esso fu, in pubblico e in privato, un uomo came tutti gli altri, con i suai difetti, e le sue qualità, diventato per questa o quella ragione, anche celebre, senza volerlo di proposito e senza saperlo, perché in quell'antico tempo, la celebrità non era an– cora professione con metodi e tecnica speciale, came spesso avviene al presente ». Si trattava di far conoscere un uomo che, corne più recentemente ha affermato il Senatore Raffaele Ciasca nel presen– tare il severo volume di studi sul Solaro scritto dal Prof. Michele Monaco, edito dal Marietti nel 1955, scrisse «pagine solide di pen– siero e spesso vivacemente polemiche » che rappresentano « un contributo davvero notevole » per la conoscenza più precisa del pensiero mirante a conciliare « morale e politica, religione e vita pubblica ». L'antiveggenza critica di Carlo Lovera di Castiglione f.ece co-
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