BASA
LXX G. Donna d'Oldenico oggi la Chiesa Cattolica ha aperto con quella anglicana, contributo che ·evidentemente anticipà il pensiero ecumenico del Concilia Vati– cano II. In questi scorsi mesi, in un necrologio del Lovera, è stato ricordato che egli in quel libro, « aveva delineato la situazione dei Cattolici in Inghilterra dall'epoca della scissione da Roma, e ac– cennato ai suai contatti realizzati a Malines tra Cattolici ed Angli– cani. Quanta viene riferito nel libro non era solo il risultato di una dotta ricerca storico dottrinale, ma piuttosto testimonianza diretta di incontri e di conoscenze personali avuti con alcuni di quei prota– gonisti e indice di una partecipazione sofferta e data con genero– sità e sacrificio pet l'unione dei cristiani. Le conversazioni di Mali– nes, apparentemente arrestatesi con la morte di Lord Halifax, do– vevano poi essere riprese e aprire vaste prospettive di intesa fat– tiva, di aperture e di revisione, quali si sono viste e realizzate du– rante e dopa il Concilia Vaticano II. In questo senso il Lovera, negli anni migliori della sua vita ci appare un laico operoso, attivo ed im– pegnato pet la Chiesa, con la Chiesa e nella Chiesa. Di lui, corne di altre persane incontrate ·ed ascoltate, serbiamo un ricordo grata e riconoscente. Pet rivelare la statura morale di un uomo non basta– no certamente pochi incontri, ma talvolta sono sufficienti poche af– fermazioni, purché fondate, leali e sincere, pet rivelare una mente sagace e un cuore aperto a grandi ideali ». D'altra parte, pet dire del suo pensiero e del1a congruenza con quelli che furono i suai sentimenti di cattolico, vale il fatto che nel 1935, Carlo Lovera, quasi a completamento del sua unitario dise– gno di ricerche filosofiche e religiose, politiche e sociali, scrisse una biografia di Tommaso More (ediz. A.V.E., Roma), che vuol essere una « silenziosa condanna dell'anglicanesimo ». Cosl si dica del suo libro Lettere e profila del Cardinale New– man (Paravia, Milano). E' uno studio dedicato al celebre teologo ed apologista inglese del secolo scorso, che dopo essere passato sotto l'influsso della dottrina calvinista, al sua ritorno in Inghilterra, do– pa un viaggio in Italia, nel luglio del 1833, proprio in coincidenza della prima manifestazione del « Movimento di Oxford », inizià quella sua crisi spirituale che dieci anni dopa doveva portarlo al cat– tolicesimo. Raggiunto il sacerdozio cattolico nel 1847 a Roma ebbe poi la porpora cardinalizia da Leone XIII nel 1879. Di que-
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