BASA
LXXIV G. Donna d'Oldenico Malta, Ordine del quale, pet alcuni anni, tenne la carica di Rice– vitore del Comun Tesoro e la Presidenza del Centra di Studi Biolo– gici, - una nuova attività del Sov. Mil. Ordine di Malta che ne amplia l'attività sanitaria già pur tanto valida con i suoi ospedali ed i suoi centri di pronto soccorso - ed era pure Gran Croce dell'Ordine del S. Sepolcro del quale era stato Luogotenente pet il Piemonte e la Liguria durante diversi anni. Prima che egli prendesse residenza a Roma, a Torino fu atti– vissimo membro di molte associazioni culturali e non va dimenticata la sua valida collaborazione pet la realizzazione della grande « Mo– stra del Gotico e Rinascimento in Piemonte » del 1938, organizzata dalla Città di Torino ed allestita a Palazzo Madama, che ebbe larga risonanza internazionale. Egli era pure Accademico effettivo della « Société Académique de l'ancien Duché d'Aoste » sotto il titolo di S. Anselmo. Intensa attività egli dedicà anche allo studio ed alla diffusione del culto della S. Sindone. Ancor prima che venisse fondato il soda– lizio dei « Cultores Sanctae Sindonis », del quale fu membro dalla sua fondazione, avvenuta nel 1937, aveva preso contatti con il Prof. Paul Vignon di Parigi che, in quel tempo, aveva dato alla luce argomentazioni definitive sull'autentidtà della reliquia. Pet il suo valida interessamento ai problemi storici e scientifici della stessa, nel 1931, il Lovera venne nominato membro della Giunta Esecu– tiva e membro della Commissione Storica e di quella pet i festeg– giamenti relativi alla « Ostensione » della Sindone, occupandosi in modo particolare della « Prima Mostra Storica della Sindone », rea– lizzatasi a Palazzo Madama e sulla quale è stato pubblicato un grande e ricco catalogo illustrato. Nel 1939 se, pet altri impegni, non poté partecipare con una sua comunicazione al Primo Convegno Nazionale di Studi sulla Sindone, svoltosi a Torino, sotto la presidenza di Padre Agostino Gemelli, Rettore Magnifico dell'Università Cattolica del S. Cuore di Milano, tuttavia sul quotidiano L'Italia, del 12 maggio di quell'anno, pubblicà una ampia e notevole sintesi sui risultati scientifici di quel Congresso. Nel 1950, in occasione del «Primo Convegno Internazionale
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