BASA
LXXX G. Donna d"Oldenico lignee medievali » realizzata a Milano, nel 1957, dalla « Fondazione Artistica Poldi Pezzoli », alla quale fu esposto il paliotto di Cour– mayeur 2 , cosi corne in quella che si riferiva a « Tre secoli di scul– ture lignee 1200-1400 » promossa, pure in Milano, nel 1971, dal « Centra Culturale Pirelli », nella quale furono pure esposte due statue valdostane del Trecento, un S. Pietro ed un S. Orso, appar– tenenti ad una raccolta privata milanese 3 , cosl corne ancora ci è con– fermato dalla eccezionale grande collezione di santi e madonne del Friuli creata, nella sua casa di Udine, dal medico Guido Nicoletti. Il pr:egevole studio di Damiano Daudry sugli Artigiani artisti ed arte popolare in Valle d'Aosta 4, già nel suo titolo, ci indica quanto sia difficile stabilire un netto limite tra un'opera ar tigianale ed una vera opera d'arte. L'arte popolare non è l'arte pastorale e ben lo ha posto in evidenza lo stesso Dott. Daudry, Presidente della « Société d'Études Préhistoriques Alpines d'Aoste», i cui studi gli dànno padronanza in problemi di etnografia. Infatti bisogna saper discernere cio che compete all'etnografia da quanta è il risultato di una sensibilità squisitamente estetica: occorre saper conoscere quando un oggetto, oltre che rispondere ad una funzione, è anche una creazione valida e significante, ed occorre avvertire quando que– sta creazione non ha soltanto il fascina dell'ingenuità o quello della regionalità. ma esce dai limiti di tali espressioni e raggiunge i caratteri dell'arte figurativa, ossia di scultura vera e propria, tale da poter essere soggetto di giudizio estetico, cosi da meritarsi di essere giudicata con quei criteri in base ai quali un'opera d'arte viene giudicata bella o brutta. E' un'opera di ricerca che si richiede vedendo quella esplo– sione autoctona della scultura lignea che ogni anno appare alla 2 Numeri 62 e 63 del « Catalogo » a cura di Fernanda De' Maffei, edito dal Museo Poldi Pezzoli, Milano 1957. 3 Numero 34 del « Catalogo » curato da Enzo Carli e pubblicato dal Centro Culturale Pirelli, Milano 1971. ' DAMIANO DAUDRY, Artigiani artisti ed arte popolare in Valle d'Aosta, Tipo– Offset Musumeci, Aosta 1972. Trattasi della prima opera di indagine storica, sociale ed artistica, ampia ed organica, sull'arte popolare valdostana. Essa è la stampa ampliata della tesi che il Dott. Daudry svolse nel 1971 alla Facoltà di Magistero dell'Università di Torino, per la laurea in Psicologia Sperimentale, col titolo originale di Analisi psicologica della personalità e degli atteggiamenti dell'artigiano artista in Valle d'Aosta.
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