BASA
Notizie storiche su Ivrea 81 [ 115] vi assistono col proprio luoro abito tanto li confratelli che le consorelle, con una esemplarità singolare. Le solennità principali della sudetta confraternita sono quelle de santi titolari che si celebrano con special pompa et divozione; inoltre si rende singolare il giorno della Commemorazione de fedeli deffonti, il quale consumato in opere di pietà et in tutta l'ottava per dar commodo alli confratelli artegiani, alla mattina nell'aurora recitano l'officio intiero per li defonti, doppo di cui si canta la messa da Requiem et si da la benedizione, a cui interviene un gran concorso di cittadini. Da pochi anni a questa parte si è in detta chiesa introdotto l'instituto delli agonizanti, con una particolare congregazione di confratelli e consorelle al numero di cento caduno, affine di puoter ajutare in quel punto terribile li moribondi. Avuto per tanto l'aviso che alchun confratello sia ridotto alli estremi di sua vita, si da un segno [ 116] particolare con le campane et congregato il popolo, si recitano diverse orazioni instituite particolarmente per impetrar dalla divina misericordia un buon passaggio da questa vita a quel povero agonizante. Indi si da la benedizione col venerabile, qual benedizione si prattica altresi quando occorre qualche esecuzione di giustizia, mentre in tempo che il passiente passa avanti la sudetta chiesa per andare al patibolo, si da per esso la benedizione quale il medemo prende per l'ultima volta; et tutte le ultime domeniche del mese si fa altresì l'esercizio sudetto per il primo a cui toccherà di morire et per tutti li fedeli agonizanti di tutto il mondo. La congregazione delli agonizanti ha per suo titolare prottetore il patriarca S. Giuseppe, il di cui patrocinio si celebra con singolar pompa nella terza domenica doppo Pasqua. Precede tal festa una sontuosa novena et nel giorno festivo, doppo recitato il divino of– fìcio si canta la messa solenne, con li suoi ministri, [ 117] et doppo il vespro, che solennemente si canta, incomincia la processione delli confratelli e consorelle col proprio luoro abito, interpolata da varii fanciulli che vestonsi da angeli, quali portano nelle mani un bastone fìorito, come geroglifìco di S. Giuseppe; in fìne concorre il clero numeroso et termina col rettore della confraternita, con stolla e plu-
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