BASA
96 P. G. Robesti Rimossa tal lastra di marmo, la quale era unita con grappe di ferro a due muri lateralmente posti, altro non si scorgeva in tal sito, se non che calcinacci, pietre et altri rottami di matteriali; sicchè molto si dubitava non puotersi ivi ritrovare quel tesoro che si cre– deva rinchiuso in tale posto. Sicchè si volse l'animo a ricercare nella mensa dell'altare posto verso il choro, quale superiormente si os– servò di una sola lastra di marmo bianco, senza verun vestiggio che fosse stata consacrata; alzata per tanto, si notò ( 53 ) essere attac– cata per di sotto alla medesima una scatqla di legno, con li suoi sigilli in cera di Spagna, con l'impronta delle arme gentilizie del cardinale Ferreri. Aperta pertanto tale scatola in essa si ritrovò una pergamena per autentica delle reliquie et della consecrazione della sudetta lastra, sopra di cui si celebrava la santa messa. Prese per tanto con la [ 14 7] dovuta riverenza le sudette reliquie et di bel nuovo sigillate si sono unitamente alla sudetta lastra di marmo ri– poste nel sagrario delle altre reliquie. Sotto la pietra sacrata di bel nuovo apparsero varii rottami e matteriali all'ammontare di un palmo in circa, sicchè si disperava affatto che ivi ritrovare si puotesse il desiderato deposito del santo nostro prottettore, quando eccoti che essendo rimossi tali matteriali, sotto di essi si scoperse un'urna della seguente figura : (53) Prima lezione: osservò.
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