BASA

Notizie storiche su Ivrea 103 fu solennemente dal mentovato vescovo Di Villa consecrata, dedi– candola alla Beatissima Vergine, S. Giuseppe suo sposo et a santi nostri prottettori e martiri Savino, Besso et Tegolo. DELLA CROCE n'ARGENTO suoLITA PORTARSI NELLE PROCESSIONI GENERALI Molte tradizioni sono state dalli nostri antichi tramandate, quali sono a noi pervenute guaste dalla longa serie delli anni decorsa, dal ( 55 ) che esse sono seguite. Una di queste raggionevolmente deve credersi esser l'invenzione della Croce grande d'argento che portasi avanti il clero [ 161] in occasione delle proccessioni generali, la quale dicesi esser stata ritrovata da un pescatore di Chiaverano nel lago Cereo; il quale, volendo portarla alla sua chiesa parochiale di Chiaverano, diveniva cieco; et incamminandosi alla volta di questa città ricuperava la vista insin a tanto che determinò di portarla e farne un donativo alla chiesa nostra Cattedrale; dove lasciatala, non ebbe mai più verun nocumento nella vista. Questo racconto, abbenchè sia in una qualche parte veridico, abbisogna però di essere sgombrato da varie falsità in esso frame– schiatevi nelli secoli della ignoranza, ne quali ogni cosa si attribuiva a miracoli. Il fatto adunque, come si legge in una antica pergamena esi– stente nell'archivio di questa Cattedrale, seguì nella maniera se– guente. Il lago Cereo, situato fra li confini del territorio di questa città et diquello del luogo di Chiaverano, è proprio della mensa episcopale di questa chiesa, [ 162] appartenendo al vescovo la pe– scaggione di detto lago. Ora occorse che un certo pescatore di Chiaverano, il cui nome vedesi notato con la lettera S., essendo li altri caratteri dal tarlo corrosi (come pure la data del mese et anno, che non si puonno più leggere), avendo per longhi anni furtiva- (55) Lettura incerta.

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