BASA
LUCIANO MANINO AOSTA: DUEMILA ANNI DI CIVILTÀ URBANA DISCORSO* Stamane, nel salire verso Aosta, pensavo ai cortesi e benevoli uditori che avrei incontrato qui, oggi riuniti per rievocare la fonda– zione di Aosta, e mi domandavo se a qualcuno sarebbe pure apparso alla mente, come a me, almeno un dubbio sul valore da assegnare alla commemorazione di un fatto come questo, accaduto duemila anni fa, in un tempo, quale il nostro, così proclive al rifiuto globale, nonchè della celebrazione del passato, del passato stesso, in blocco. E del resto, io stesso, alieno quale mi sento e mi dichiaro, da ogni idea di celebrazione nel senso corrente e tradizionale (e diciamo pure retorico), certo avrei esitato ad accettare il cortese invito della Académie Saint-Anselme, che ringrazio. Ma se mi è sembrato di non potermi sottrarre all'impegno non facile di ripercorrere insieme un campo già ampiamente arato da una folta schiera di studiosi (limi– tandoci per brevità al secolo scorso citeremo soltanto tra gli aostani François-Gabriel Frutaz,1 tra gli italiani il piemontese Carlo Promis 2 (*) Quando il rev.mo Mons. Aimé-Pierre Frutaz (al quale rivolgo vivissimo e sincero il mio grazie per la stima e l'onore accordatimi, così come ai prof/. Adolphe Clos e Lin Colliard per la cordiale collaborazione) volle invitarmi ad esporre e redigere il presente testo per l'Académie Saint-Anselme, in occasione del bimillenario della fondazione della città di Aosta, subito pensai che alle sin– tetiche considerazioni da svolgere non sarebbe stato inutile affiancare una rapida (ancorchè nei limiti del possibile esauriente) raccolta dei riferimenti bibliografici essenziali, per servire di promemoria a chi (in particolare studenti) intendesse dare inizio ad una qualche ricerca. 1 F. G. FRUTAZ, Mémoire su une inscription romaine, in Bulletin Soc. Aca– dém. du Duché d'Aoste, XVI, 1894, p. 74. Ovviamente, sarebbe fuori luogo ripetere qui una bibliografia completa degli studi, antichi e moderni, sulla Valle
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