BASA

118 Luciano Manina ed il tedesco Teodoro Mommsen 3 tra gli stranieri), ciò è stato per l'intima convinzione che, anche al di fuori dell'occasione contingente (ed a maggior ragione, cogliendo l'occasione stessa) rimane pur sempre culturalmente positivo cercar di chiarire a noi stessi qualche aspetto almeno, della problematica (come oggi si usa dire) emergente dalla considerazione che proprio duemila anni fa, nel 25 a.C., e proprio in questa curva centrale del grande anfiteatro alpino (come diceva Stra– bone 4 : -roli (:)È x.6Ànou TÒ: µ.Èv µ.foix np ~ ç To'i:ç ~o::Àixcrcro'i:ç) è stata col– locata questa città, unica, se pensiamo bene alla situazione geografìca, in una vasta area e lontanissima da altri centri consimili. Se, più che alle carte topografìche moderne 5, così impersonal– mente perfette nell'esattezza assoluta delle proporzioni grafìche vin– colate al rigore geometrico e matematico della scala, ci affidiamo alla tabula Peutingeriana della Biblioteca Nazionale di Vienna, la sola che d'Aosta e sui suoi monumenti, a cominciare dall'opera classica di Jean-Baptiste de Tillier, del Settecento (la pre:;entazione più recente: Historique de la Vallée d'Aoste, ire édition intégrale par A. P. FRUTAZ et A. ZANOTTO, Aoste, 1966). Una più completa panoramica in L. CoLLIARD, La culture valdotaine au cours des siècles, Aoste, 1976, cui si potrebbero aggiungere i cenni, limitatamente al sec. XIX, dello scrivente, L. MANINO, Aosta romana nella storiografia archeolo– gica dell'Ottocento, in Riv. di Studi liguri (in corso di stampa). 2 C. PROMIS , Le antichità di Aosta, in Mem. dell'Accad. delle Scienze di Torino, ser. II, XXI, 1864. 3 Oltre alle sezioni LXXVII (Augusta Pr<etoria), LXXIX (Alpis Pcenina), LXXX (Alpis Graia) in C.I.L., V, 6824-6899, occorre ricordare il suo carteggio con il Promis : T. MoMMSEN, Lettera a Carlo Promis su alcuni punti della geo– grafia del Piemonte antico, in Riv. di Filologia e istruz classica, I , 1872; C. PROMIS , Memorie e lettere raccolte dal dott. G. Lumbroso, Torino, 1877, pp. 287 sgg. 4 STRAB., V, 1, 3: e immediatamente prima: TWV µ.Èv "AÀm:wv ne:pt– i:pe:p~ç ~ U7t0lpe:t& ÈcrTt xocl. xoÀm.03'l]ç, -rò: xo'i:Àix rxoucroc ÈcrTpocµ.µ.évoc npÒ'.:> -r-Yjv •hocÀ(ocv: « il pedemonte delle Alpi è incurvato a mo' di golfo, avendo la concavità volta verso l'Italia; il centro del golfo poi, sta verso i Salassi» . 5 P. BAROCELLI, Edizione archeologica della carta d'Italia I.G.M. al 100.000, foglio 28 (Aosta), Firenze, 1962 ; S. FINOCCHI, in Tabula I mperii Romani, foglio L 32 (Mediolanum), Roma, 1966.

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=