BASA
120 Luciano Manina Buthier, il Bauthegius 9 , -rpLO'XLÀ[ouç ae 'Pwµcx.[wv 7tɵ~cx.ç <{ixLcre '"t"~V -rt6Àw ,Aouyoucr-rcx.v ò Kocfoocp, dice sempre Strabone 10 • Possiamo imma– ginare quella giornata, o quelle giornate, se non come di festa, certo di fervida operosità. I pretoriani ( ~ &p[cr-r'Y) -r'Yjç y'ìjç, precisa Cassio Dione 11 , -rwv -re òopui:p6pwv -rLcrtv èa68'Y) : donde il nome di 'Aouyoucr-rcx. IlpocLTwpLcx.vwv 12 dato alla città) assuefatti agli apprestamenti castrensi, in collaborazione stretta con i mensores, tutti intenti a tracciare sul terreno quegli allineamenti paralleli e perpendicolari che avrebbero costituito il reticolo viario di base, i cardines ed i decumani, mon– tando, smontando e rimontando alacremente le loro grome, quegli strumenti semplici ma pure ingegnosi, servendosi dei quali come oggi si farebbe di tacheometri e teodoliti, quei veri e propri ingegneri civili (li chiamavano appunto gromatici) ottenevano, grazie al loro occhio espertissimo che riusciva ad ovviare all'inesistenza di lenti, bussole e cosl via, risultati che poco o nulla avevano da invidiare alle mo– derne raffinate e complesse strumentazioni. Oggi siamo in grado (se è lecito insistere un attimo su una breve disgressione tecnica) di ricostruire la groma, ed il suo funzionamento, gende erudite e realtà archeologica, in Atti VII Convegno Ce.S.D.I.R., 1975-76, pp. 440-441. 9 Questo dovette essere il nome antico del corso d'acqua, benchè noto so– lamente da documenti medievali: P. BAROCELLI, Augusta Pr;,etoria, in Forma Italia?, regio XI (Transpadana), vol. I, Roma, 1948, col. 83-84; id., Carta ar– cheologica, cit., pp. 52-53. 10 STRAB., IV, 6, 7: «inviati tremila Romani, Cesare fondò la città di Aosta» e prosegue: Èv c{i Èu't'ptx.T07tÉÒeucre xwp[cp ò OMppwv, xcx.l vuv e:L– p~V'Y)V è-'.yeL 7trxcrcx. ~ 7tÀ'Y)m6xwpoç µÉXPL -rwv &xpwv ùm:p~oÀwv -rou ( pouç: «nella località in cui si era accampato Varrone, e oggi gode pace l'intero circondario fino ai sommi valichi del monte». 11 LIII, 25: «la parte migliore del territorio fu assegnata ad alcuni dei pretoriani ». Questo dei dori/ori, ossia lancieri, era il corrispettivo lessicale greco dei pretoriani, visti appunto sotto l'aspetto di guardie del corpo del sovrano, con tale termine definiti già presso le corti ellenistiche. 12 Ibid. l'espressione sembra volersi ricalcare sui toponimi contempo– ranei del tipo Augusta Taurinorum, Augusta Bagiennorum e simili. In Tolo– meo (III, 1, 30) è detta invece n pcx.L-:-wp[O(.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=