BASA

128 Luciano Manina province 46 • E forse rende ragione, almeno in parte, della disparità di trattamento rispetto agli altri territori delle Alpi Occidentali 47 , orga– nizzati appunto in province (Alpium Maritimarum, Alpium Cottiarum, Alpium Graiarum) e non incorporati in una regione italiana, quale la XI Transpadana della ripartizione augustea, cui fu appunto assegnata Augusta Pretoria. Questo non perchè nella Valle d'Aosta l'elemento indigeno fosse scomparso, ma perchè si dimostrò, forse, o lo si volle considerare, più apertamente disponibile, nonostante tutto, ad in– serirsi in quel sistema di civiltà urbana che Roma andava attuando, per cui non era il caso di sottolineare e perpetuare con lo stato di provincia il carattere di territorio conquistato e vinto. I Salassi, del resto, questa popolazione da classificare tra quelle definite da Tito Livio come Semigalli, e che noi diciamo Celto-liguri 48 , sarebbe però un errore immaginarli del tutto privi di organizzazione, di coesione, e di capacità di azione collettiva, pur nello stadio, come s'è detto, ancora quasi protostorico di gens-civitas. Le notizie, pur se poche e scarne, delle fonti, lasciano intravvedere un popolo la cui op– posizione all'invasore fu capace di attuarsi non solo attraverso azioni di guerriglia. Queste, comunque, presupporrebbero una robusta im– palcatura di coordinamento (gli assalti improvvisi, rotolando massi, contro gli uomini di Valerio Messalla impegnati nelle costruzioni stradali 49 , nel 35 a.C.). Ma soprattutto rileviamo una capacità di trat- 46 SERENI, cit., p. 16: G. Trn!LETTI, La romanizzazione della Valle padana, in Arte e civiltà romana nell'Italia settentrionale, I, Bologna, 1964, pp. 33-34; BARRUOL, cit., pp. 167-172. 47 BARRUOL, cit., pp. 172-184; U. LAFFI, Sull'organizzazione amministrativa dell'area alpina nell'età Giulio-Claudia, in Atti VII Convegno Ce.S.D.I.R., 1975- 76, pp. 391 sgg.. 48 Lrv., XXI, 38, 6. N. LAMBOGLIA, Le problème celta-ligure dans la vallée du Rh6ne, in Cahiers rhodaniens, V, 1958, pp. 27-32; BARRUOL, cit., pp. 163-165. 49 STRAB., IV, 6, 7; BAROCELLI, Forma Italia'!, cit., p. XXX. In realtà, l'atteggiamento apparentemente contraddittorio dei Salassi che compiono atti ostili contro quello stesso esercito romano al quale vendevano rifornimenti e materiali sembra configurare un piano complesso e articolato, assai più che X.<XTà TÒ ÀrJO'TpLX.tN è:6oç : «secondo l'indole brigantesca» (come vorrebbe suggerire la sbrigativa definizione straboniana).

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