BASA
132 Luciano Manina Non si vuol ripetere qui una prolissa rassegna dei monumenti aostani, del resto ben noti ed illustrati, ma soltanto sottolineare ancora come ogni esigenza della vita urbana abbia trovato e ancora riveli la sua ben definita sede nella città. Alle esigenze religiose rispondeva il tempio, o i templi, di cui resta una parte del podio nel Foro, non lungi dal luogo ove sorgerà più tardi la Cattedrale. Alle esigenze di– fensive, oltre che di sacra e materiale definizione dell'area urbana 66 e strettissimamente ad essa collegata in unicità di impianto, provvedeva la cinta delle mura, con le porte monumentali e le torri regolarmente intervallate. Strettamente connesso con il centro religioso, quello politico, amministrativo e commerciale trovava la sua realizzazione nelle aree forensi e negli spazi coperti del criptoportico. Distribuiti nelle insula? i quartieri residenziali, di abitazione, tutta l'area di nord– est era infine riservata alle attività ricreative, che noi oggi chiame– remmo del tempo libero, con il monumentale teatro, la cui superstite grandiosa facciata ancora erge le sue poderose arcate, e che si affian– cava ad un non meno imponente anfiteatro. Altrettanto ricca e articolata l'organizzazione del territorio, con– cepito forse come complementare alla città più di quanto oggi non appaia, avendo nell'arco, per così dire, l'ideale punto di congiunzione, le porte e le mura : F. FRIGERIO, Antiche porte di città italiche e romane, in Riv. Archeologica Prov. Como, 1935, pp. 133-43 e 151-53; H. KAEHLER, Die ro– mischen Torburgen der friihen Kaiserzeit, in Jahrbuch deutsch. archaolog. I nstit., LVII, 1942, pp. 88-102; G. LUGLI, Porte di città antiche ad ordini di archi so– vrapposti, in Archeol. classica, I, 1949, p . 155; L. MANINO, Di taluni problemi relativi alle fortificazioni delle città romane del Piemonte, in Atti X Congresso di Storia dell'Architettura, Roma , 1959, pp. 199 sgg.; nonchè, per il criptopor– tico: R. A. STACCIOLI, I criptoportici forensi di Aosta e di Arles, in Rend. Accad. Lincei, IX, 1954, pp. 645 sgg.; L. MANINO, Cryptoporticus, in Omaggio a F. Benozt (Riv . Studi Liguri, XXXV), III, 1972, pp. 287 sgg.; C. CARDUCCI, Il criptoportico di Aosta, in Les cryptoportiques dans l'architecture romaine (Colloque), Roma, 1973, pp. 117 sgg. 66 Sul significato religioso e giuridico delle mura urbane: M. MIRABELLA RoBERTI, Storia di Brescia, I, Brescia, 1963, pp. 231 sgg., e la recensione di G. TrnILETTI, in Athenceum, XLIV, 1966, pp. 428-432.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=