BASA
Duemila anni di civiltà urbana 137 delle più vicine. Anche qui, ad un certo momento, la città si estese ad oriente, oltre la cerchia romana verso il Po 89 • Ma la somiglianza è soltanto apparente. Torino, rimasta bloccata per molti secoli entro la cerchia romana, dovette il suo ampliamento soltanto a volontà .ed imperio di prìncipi, dopo esser stata elevata a rango di capitale da Emanuele Filiberto. Aosta, invece, visse tale evoluzione, che fu anche metamorfosi, per moto naturale e spontaneo dei suoi stessi cittadini e proprio in quei secoli che una schematica classificazione scolastica delle età storiche definiva oscuri. A me sembra che questa sia la più chiara evidenza del modo come la tradizione e la vocazione urbana fondata duemila anni fa si fosse radicata e connaturata nei cittadini i quali, di generazione in ge– nerazione, vennero sempre riconoscendo, prima intorno ai portici del Foro, poi entro ai chiostri delle loro Basiliche, il luogo dove far centro per lo svolgimento della loro vita sociale. E' un tessuto di rapporti con un ambiente, come oggi si dice, a misura d'uomo: e ci spiega più di un avvenimento nella storia successiva della città e del suo ter– ritorio. Se non ne erano usciti, come s'è detto, imperatori e consoli, ne trasse però alimento una figura fondamentale nella storia del pen– siero, come Sant'Anselmo. Tutto ciò senza pregiudizio per l'inserimento in un contesto politico e culturale di più ampio e universale respiro. Una vicenda storica, come questa di Aosta, potrebbe ancor oggi riuscire esemplare nel senso auspicato in un recente scritto del Firpo: « Nel deferire ad una guida unificata del mondo i problemi globali della sopravvivenza umana, riprenderanno autonomia e potere i governi locali investiti dei locali problemi quotidiani... restituiti a quella dimensione concreta che furono la linfa vitale delle polis e del comune» 90 • E' quanto fu fatto, in silenzio e con semplicità, dagli antichi Augustanòi di Augusta 89 M. PASSANTI, Le trasformazioni barocche entro l'area della Torino antica, in Atti X Congr. di Storia dell'Architettura, Roma, 1959, pp. 71-72, figg. 3-8 . 90 L. FIRPO, Contro la paura nucleare il coraggio della ragione, in La Stampa, 6-8-1975, p. 3.
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