BASA

AMATO PIETRO FRUTAZ NUOVA TESTIMONIANZA DELL'INTERESSE PER LE «MISSIONI ESTERE» IN VALLE D'AOSTA NELLA PRIMA META DEL SEC. XIX * Il canonico Séraphin-Bruno Vuillermin, nel suo ormai raro e prezioso volume Missionnaires Valdotains chez les infidèles 1 fa questa osservazione all'inizio della notizia relativa al missionario Jean-Calliste Obert di Brusson (1787-1860): « C'est dans notre siècle que le diocèse d'Aoste a fourni le plus de sujets à l'ceuvre des missions lointaines. A ne tenir compte que des défunts, nous en rencontrons sept en l'espace de quatre-vingt-douze ans ... D'autres vocations avaient semblé surgir; mais elles n'avaient pas abouti ». L'autore ricorda una di queste vocazioni mancate, quella del diacono J.-B. Chrysogone Vacher di Fontainemore, che nel 1829 entrò nel « séminaire des Missions Etrangères » di Parigi, da cui uscì quasi subito per passare al seminario di St-Sulpice 2 • Al Vuillermin, benemerito storico dei nostri Missionari, è ri– masta sconosciuta un'altra ventilata spedizione missionaria valdo– stana « nei paesi degli Infedeli » (infra, n. 5), perchè nascosta in un incartamento del 1828, conservato nell'immenso archivio della S. Congregazione di Propaganda Fide (dal 1967 « per l'evangelizzazione * L'ortografia propria ad ogni documento è stata accuratamente rispettata; le let– tere maiuscole sono state sistemate secondo l'uso moderno. I Aoste 1895, p. 70. 2 Cf. ibid., pp. 70-75; E. Duc-S. VurLLERMIN, Album-dictionnaire donnant la sta– tistique chronologique du clergé d'Aoste durant tout le XIX• siècle, Aoste 1900, p. 124.

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