BASA

284 Alberto Careggio none, il construisit de 1704 à 1712 la cathédrale de Fulda, fit d'autres travaux dans cette ville et plusieurs grands édifices à Rastadt. Plus tard il voyagera en Hollande, dans l'Allemagne du Nord et en An– gleterre et laissa dans ces pays ses ceuvres les meilleures. Il travailla aussi dans son village natal, où il mourut dans la force de l'àge ». Morl infatti all'età di 53 anni, il 26 marzo 1717. Sposatosi nel 1688 con Caterina de Maini, ebbe due figli, Adal– berto (8-10-1693 - t 22-10-1751) e Giuseppe (1697-1769). Entrambi seguirono le orme paterne. GIUSEPPE fu, come il padre, archi– tetto e stuccatore. Dopo aver studiato dapprima sotto la guida paterna, andò in seguito, a perfezionarsi a Roma. Viaggiò con suo padre in Germania, Olanda, Inghilterra, lasciando opere di notevole valore. Morì a Colonia dove lavorò per conto del Principe Elettore di cui godeva la stima e i favori. A lui si attribuisce la costruzione del castello di Falkenlust (1729-1737) e il vano scale del castello di Bri.ihl (1743-1748). ADALBERTO fu invece una figura meno nota. Di lui si sa solamente che lavorò alla corte d'Inghilterra e che, morto a Bergamo, fu sepolto nella cappella Colleoni. Saranno stati probabilmente i suoi legami con la corte inglese a procurargli il titolo nobiliare di « dominus ». Esso appare infatti per la prima volta nel registro di battesimo di Arogno nel 1736 con la nascita del suo secondogenito Giovanni Battista Antonio. Da allora la famiglia Artari fu considerata facente parte se non della nobiltà, almeno dell'alta borghesia. In una dichiarazione del 12 giugno 1853 rilasciata dal comune di Arogno al pittore Alessandro si legge infatti: « La Municipalità di Arogno, nel distretto di Lugano, Cantone del Ticino, Confederazione Svizzera, dichiara ed attesta che il signor Alessandro Artari, nato a Verrès, in Piemonte il 1° ottobre 1832, come figlio del Signor Luigi Artari, è cittadino e patrizio di questo Comune di Arogno. Come tale figura su tutti i registri civici e patriziali e come tale fu sempre da noi tenuto e considerato ». Un altro GIOVANNI BATTISTA si trova nella lista degli Artari. Questi nacque ad Arogno il 13 febbraio 1796 da Tranquillo Saverio, figlio del suddetto Adalberto, e da Anna Paleari. Lasciò le sue principali opere artistiche a Mosca dove lavorò nel palazzo degli imperatori come

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