BASA

Gli Artari di Arogno 287 Anna Maria, Augusto e Antonio, tre dei quali, « 1 fratelli Artari » continuarono l'opera pittorica del padre. Luigi morì a Verrès il 15 dicembre 1859 . Di lui il parroco di Issogne Jean-Martin Challancin tracciò questo profilo morale: « Personne de grande probité, tranquille, retiré, uni– quement occupé de ce qui regarde son art, travaillant presque toujours en peinture de piété, ne se melant des affaires d'aucun, très attaché au gouvernement monarchique et très édifiant dans ses conversations ». Queste componenti fondamentali della sua personalità passarono nei suoi figli . Le ritroviamo, infatti, presenti ed espresse, quale ele– mento informatore, in tutta la produzione artistica di questi pittori. «Nous souhaitons - scriveva J. Due - que le monde sache trouver dans la vision des figures calmes et sereines des saints des frères Artari, des exemples de moralité et de vertu ». 3 ALESSANDRO ARTARI (1832-1920) ALES SANDRO ANTONIO GIUSEPPE AMBROGIO, nacque a Verrès il 1° ottobre 1832 . All'età di vent'anni iniziò i suoi studi artistici all'Accademia Albertina di Torino dove ebbe, come illustri docenti, il prof. Cusa-Marghinotti e l'architetto Antonelli. Ottenuta nel 1870 l'abilitazione all'insegnamento, su nomina del Consiglio Comunale di Aosta, fu professore di disegno alle scuole tecniche della città, incarico che lasciò presto per dedicarsi totalmente alla sua attività pittorica sia in Valle sia nella vicina Savoia. Fu presidente della locale « Société ouvrière » di Verrès e il 1 O aprile 1888 fo ammesso alla Accademia di S. Anselmo quale membro corrispondente. « Dans sa vie privée papa Artari fut un modèle de bonté et de 3 La Doire, n. 44, 1920.

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