BASA

358 Tirsi Mario Caffaratto Purea; oppure Fuga, Focus, Purea. Il Roffredo 3 , cronista di quel tempo, consigliava: « cito migrandum, longe fugiendum, procul stan– dum », cioè scappa in fretta e statti più lontano e più a lungo che puoi; se poi devi curarti serviti del salasso, del fuoco (per bruciare tutto ciò che è infetto o sospetto), della fuga, delle unzioni (con sostanze più o meno medicinali) e dei purganti (cioè di nuovo usa le cinque F: -(lobotomia, focus, fuga, fricatio , -fluxus). Soprattutto però le popolazioni colpite si rivolgevano alla bontà divina affidando il proprio grido di dolore e di invocazione a particolari protettori celesti, come fece San Carlo Borromeo dettando le norme per preservarsi dal contagio. Così fu per Moncalieri i cui cittadini elessero a propria difesa numerosi patroni fra cui il più importante fu senza dubbio San Grato. * * * Il culto di San Grato, di antica tradizione, si è diffuso nel corso dei secoli da Aosta, suo luogo di origine, a molte regioni del Piemonte, come ha dimostrato il Canonico Pietro Stefano Due 4 • In una serie di studi pubblicati sulla « Crociata della Domenica » di Torino dal 12 gennaio 1902 al 21 giugno 1903, e di recente ristampati a cura del Colliard, il Due ha dato giusto rilievo alla devozione da parte delle Comunità pedemontane a questo Santo protettore contro i flagelli della natura (terremoti, inondazioni, grandinate ecc.). Malgrado però la n<>ta estensione del culto di San Grato, l'agio– grafia critica di questo Santo è assai scarna 5 , sono invece numerosi i 3 Vedi: T.M. CAFFARATTO, Il fiagello nero, op. cit., p. 141. 4 Vedasi: P .-E. Due, Culte de St. Grat, Torino-Aosta, 1892-97. J.-A. Due, Histoire de l'Eglise d'Aoste, I, Aoste 1901. L. CoLLIARD, La Culture valdotaine à travers les siècles, Aoste 1976, pp. 268-270. 5 Nella « Bibliotheca Sanctorum» (Tip. Mariapoli di Grottaferrata) alla voce «San Grato» è riportato essere stato San Grato successore di San Eustachio (Il metà del V secolo) alla cattedra vescovile di Aosta. La sua origine greca è negata dal Colliard in base a recenti studi agiografici.

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