BASA

San Grato a Moncalieri 367 essere dipinta la Natività e « li due particolari prottettori di questo luogo cioè San Rocho e il Beato Bernardo » 18 • Così in quest'occasione si associarono a San Grato ed al Beato Bernardo, anche la Vergine Maria e San Rocco. * ** Ma tornando a San Grato, il suo culto non si spense; lo testi– moniano i vari invii di messi ad Aosta a depositare un'offerta ed a prelevare le torcie benedette da usarsi durante le processioni, secondo il solito rituale. Così il nove giugno 1610, l'otto giugno 1611, il 26 aprile 1637 vi è memoria di tali invii di cere da Aosta a Moncalieri. A proposito poi della Cappella campestre di San Grato che doveva essere di nuovo caduta in stato di abbandono, v'è un do– cumento nell'Archivio storico di Moncalieri (Serie Gen. 3563) che ci indica come nel 1684 vennero terminate le riparazioni, già iniziate nel 1682, alle Cappelle campestri di S. Grato, S. Rocco e Beato Bernardo 19 • Da quel tempo in poi non vi sono testimonianze sulla Confra– ternita intitolata al suo nome. Per quanto riguarda la cappella campestre nei testimoniali di visita pastorale di Mons. Francesco Arborio Gattinara dell'll aprile 1728 sono elencate 11 cappelle campestri, ma fra queste non risulta quella di San Grato. Invece nei testimoniali della visita pastorale di mons. Roero in data 13 settembre 1750 il canonico Pietro Domenico Antogno cita tra l'altro anche una cappella campestre di San Grato. Trent'anni dopo, il 27 maggio 1780 nei testimoniali della visita pa– storale di mons. Costa la cappella di San Grato non è più segnata. 18 A.S.M.M., Serie Generale n. 3603. 19 A.S.M.M., Serie Generale n. 3563, passim.

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